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“Brutte str***e!”. Il video dietro le quinte di Brigitte che fa tremare Macron

Pubblicato: 09/12/2025 12:57

Una vicenda destinata a far discutere scuote nuovamente il panorama francese e internazionale. Brigitte Macron, moglie del presidente francese Emmanuel Macron, è finita al centro delle polemiche dopo aver espresso parole forti nei confronti di alcune attiviste femministe durante una serata alle Folies Bergère, celebre teatro di Parigi. Secondo quanto riportato dai media francesi, la Première Dame avrebbe apostrofato le contestatrici con espressioni molto dure, definendole “brutte str*e”** nel corso di un momento di sostegno all’attore Ary Abittan.

Il caso è nato in occasione di una serata in cui Abittan si trovava a presentare il suo ultimo spettacolo, oggetto di contestazioni da parte di attiviste femministe. L’attore era stato accusato nel 2021 di stupro, ma è stato assolto tre volte in tribunale, con sentenza confermata anche in appello. Nonostante le assoluzioni, alcune femministe hanno continuato a denunciare il comico al grido di “violentatore”, chiedendo la cancellazione dello spettacolo.
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Tensione alle Folies Bergère

Il clima davanti al teatro di Parigi si è subito fatto teso. La presenza di Brigitte Macron dietro le quinte insieme ad Ary Abittan non ha contribuito a placare gli animi, anzi ha alimentato ulteriori polemiche. Nel video del dietro le quinte, pubblicato dal settimanale Public, la Première Dame appare vicina all’attore, cercando di rassicurarlo. “Ho paura”, confessa Abittan posando accanto a lei per una foto ricordo. Brigitte Macron risponde subito, con parole poco diplomatiche: “Se ci sono delle brutte str*e le sbatteremo fuori”.

Quasi subito, la 72enne ex signora Trogneux corregge il tiro con un’aggiunta meno offensiva: “Soprattutto dei banditi mascherati”. L’episodio ha rapidamente generato un acceso dibattito sui social, dove le parole di Brigitte Macron sono state interpretate in modi contrastanti.

Intervento dell’Eliseo

A seguito delle critiche, l’Eliseo è intervenuto per difendere la Première Dame, precisando che le sue dichiarazioni non rappresentano un attacco al femminismo, ma piuttosto una critica ai metodi radicali adottati da alcune attiviste. Secondo il comunicato ufficiale, Brigitte Macron avrebbe voluto sostenere l’attore senza voler generalizzare nei confronti del movimento femminista, ma il linguaggio scelto ha inevitabilmente suscitato scalpore.

Nonostante la rettifica ufficiale, la vicenda non si è conclusa e continua a far discutere sia in Francia sia all’estero, dove alcuni osservatori hanno sottolineato come le tensioni sul ruolo delle donne nei contesti pubblici e culturali rimangano un tema sensibile. La situazione ha portato anche a un confronto più ampio sul rapporto tra arte, giustizia e attivismo sociale, con numerosi commenti che mettono in evidenza la difficoltà di bilanciare sostegno personale e rispetto delle dinamiche del movimento femminista.

Reazioni e conseguenze

Il sostegno di Brigitte Macron ad Ary Abittan ha messo in evidenza una linea netta tra l’adesione al concetto di giustizia legale e la critica verso i metodi di protesta considerati estremi. Molti utenti dei social hanno commentato l’accaduto, evidenziando come l’episodio rifletta le tensioni presenti anche in altri Paesi, tra cui l’Italia, tra il dibattito sul femminismo radicale e la libertà artistica.

L’episodio ha inoltre riportato alla ribalta il tema della responsabilità pubblica di personaggi istituzionali o vicini alle istituzioni quando prendono posizione in contesti delicati. La Premier Dame francese si trova quindi al centro di una discussione che non riguarda solo il sostegno a un artista, ma anche il modo in cui le parole possono influenzare l’opinione pubblica e alimentare polemiche politiche e culturali.

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