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Lavoro, arriva il superbonus: dedizione e al 120% per chi assume

Pubblicato: 28/04/2024 20:01

Il governo Meloni è alle prese con una serie di misure per il lavoro da portare nel Consiglio dei ministri di martedì 30 aprile, cioè alla vigilia della festa dei lavoratori, come era accaduto l’anno scorso, quando l’Esecutivo aveva varato un decreto ad hoc nel giorno della ricorrenza. Decreto che, ricorda oggi il Corriere della sera, mise fine al reddito di cittadinanza, sostituito con quello di inclusione. Nel tardo pomeriggio di lunedì 29 aprile, le nuove norme saranno però anticipate dalla premier Meloni ai leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Vediamo insieme quali sono le misure che approderanno sul tavolo del Cdm.
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Il bonus tredicesima

Le norme sono ancora in via di definizione, ma il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, a margine della conferenza programmatica di FdI a Pescara, ha assicurato che nel Cdm del 30 aprile riuscirà a portare proprio il decreto legislativo sull‘Irpef, attuativo della delega fiscale, che era atteso la scorsa settimana e poi è slittato. Nell’ultima bozza, il bonus tredicesime veniva definito «un’indennità» fino a 100 euro ai lavoratori dipendenti con reddito fino a 28 mila euro, con coniuge e almeno un figlio a carico (anche nato fuori dal matrimonio, ma riconosciuto, adottivo o affidato). Proprio «a causa della limitatezza delle risorse disponibili», la misura, spiegava la relazione illustrativa, viene limitata al solo 2024, nell’attesa di introdurre strutturalmente un regime fiscale sostitutivo sulle tredicesime per i lavoratori dipendenti. 

La deduzione del 120% per il costo del lavoro

L’altro provvedimento riguarda gli sgravi per le aziende che assumono, soprattutto al Sud, fino alla detassazione dei premi di produzione per un investimento complessivo di 43 miliardi.
Il decreto interministeriale pare sia già pronto, scrive il Corriere, e la voce più interessante riguarda la super deduzione sulle assunzioni prevista dal primo modulo della riforma fiscale. La misura prevede una quota deducibile del costo del lavoro pari al 120% (che può salire al 130% per lavoratori giovani, donne e soggetti che percepivano il reddito di cittadinanza), rivolta a qualsiasi impresa e ai lavoratori autonomi (sono esclusi gli imprenditori agricoli e chi esercita attività commerciali in via occasionale). Nel Def di aprile venivano quantificate in 380 mila le realtà imprenditoriali potenzialmente interessante alla misura.

Torna l’aliquota al 10% sui premi di produttività

Nella bozza c’è anche un restyling dei premi di produttività a partire dal 2025: addio all’aliquota del 5% e torna quella del 10% fino a 3 mila euro.
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