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Il Pil dell’Italia corre più della Germania

Pubblicato: 04/08/2021 12:51

Dopo una contrazione dell’8,9% nel 2020, il Pil in Italia corre più di quello registrato in Germania. Il Fmi stima un rialzo del 4,9% per il 2021 e il 2022 (+ 0.7 punti percentuali rispetto alla crescita del 4,2% attesa in aprile).

La crescita stimata nel 2022 per l’economia del nostro Paese è del 4,2% (+ 0.6 punti rispetto alle stime di aprile).

Il debito pubblico italiano è stimato al 157,8% del Pil per il 2021, il deficit all’11,1%, (un incremento di 2,3 punti percentuali contro l’8,8% atteso in aprile).

L’occupazione cresce, seppure il recupero sia dimezzato rispetto alla situazione pre-Covid. L’inflazione a luglio sale all’1,8%.

Il Pil dell’Italia corre più della Germania, uno sguardo sull’Europa

Il Pil dell’Italia corre più della Germania dove si prevede un rialzo del 3,6% nel 2021 e del 4,1% nel 2022.

Il balzo del Pil riguarda tutta la zona euro (crescita media del 2%) e del complesso dei Paesi membri dell’UE (aumento medio dell’1,9%).

La ripresa economica europea potrebbe essere trainata da Italia e Spagna. L’obiettivo di una crescita annua del 5% sembra raggiungibile, come indicato dalla Commissione europea, dal Fmi e da Bankitalia.

Nel 2° trimestre 2021, il Pil nel nostro Paese è cresciuto del 2,7% rispetto a quello precedente e del 17,3% in termini tendenziali. Sono i numeri di una crescita sostenuta che ha interessato soprattutto la ripresa del settore dei servizi e dell’industria. L’agricoltura resta, invece, stabile.

Il Pil calcolato dall’Istat, che si otterrebbe con una variazione nulla nel 3° e 4° trimestre del 2021, è già al +4,8%, dunque ad un passo dalle previsioni.

L’economia in Spagna dovrebbe crescere del 6,2%. Anche in Francia si attende un rialzo notevole quest’anno, un aumento del Pil del 5,8%. L’economia negli altri Paesi europei cresce meno.

Inflazione e disoccupazione in Italia

L’inflazione a luglio è salita all’1,8%: considerando la media UE del 2%, il nostro Paese resta al di sotto della soglia di allarme, decisamente distante dal 3,8% della Germania. Se dovesse verificarsi un aumento dei prezzi energetici e delle materie prime, il quadro potrebbe peggiorare.

Il tasso di occupazione è sceso al 9,7% contro la media europea del 7,7%. Da febbraio a giugno 2021 gli occupati in più sono stati 400mila con prevalenza dei lavoratori dipendenti. I lavoratori autonomi hanno registrato un calo di 44mila unità.

Fmi: economia globale in rialzo del 6%, il vaccino complice della ripresa mondiale

Corre anche il Pil degli USA. Il Fmi prevede una crescita del Pil statunitense del 7% nel 2021 (+0,6 punti percentuali rispetto alle attese di aprile) e del 4,9% nel 2022 (+1,4 punti percentuali).

Il World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale prevede una crescita dell’economia globale pari al 6% nel 2021, mentre nel 2022 rivede in rialzo di 0,5 punti percentuali (+4,9%).

Calano i rischi sulla ripresa economica mondiale. L’accesso ai vaccini potrebbe ulteriormente migliorare la ripresa. Il Fmi ammette che l’insorgere di nuove varianti molto contagiose del Covid potrebbe incidere negativamente sulla ripresa economica. Potrebbe compromettere la ripresa dell’Occidente col rischio di cancellare, entro il 2025, circa 4.500 miliardi di dollari dal Pil.

Il capoeconomista del Fondo, Gita Gopinath evidenzia la necessità di una rapida azione per l’accesso ai vaccini a livello internazionale. Oltre a salvare vite umane, la vaccinazione può “aggiungere miliardi di dollari alla crescita economica mondiale“. Per scongiurare nuove ondate di contagi, è importante inviare vaccini anti Covid nel resto del mondo.

In pratica, il vaccino anti Covid costituisce la ‘linea di confine’ tra gli Stati che potranno tornare alla normalità ed i Paesi destinati a subire una crisi economica.

Ultimo Aggiornamento: 23/08/2021 09:19