Rivedere Mia Martini sullo schermo, benché in realtà abbia il viso di Serena Rossi, è impressionante. L’interpretazione dell’attrice napoletana nel film Io sono Mia sembra essere stata impeccabile e la prima ad essere stata colpita è stata Loredana Berté, sorella dell’amatissima e compianta cantante.
Mimì, di nuovo sullo schermo
Il 14,15 e 16 febbraio il film sarà proiettato nei cinema, mentre in televisione sarà passato a febbraio, dopo le serate del Festival. Serena Rossi interpreterà la cantante nei suoi momenti migliori e in quelli peggiori: il successo immenso e il buio della discriminazione, la fama da iettatrice che le rovinò la vita, la depressione che la affliggeva. Per Serena Rossi interpretare un personaggio tanto complesso e al contempo amato non è stato assolutamente facile. L’attrice ha lavorato moltissimo spalla a spalla con coloro che hanno amato Mia Martini, cercando di carpire il suo modo di essere e riuscire a riprodurre la sua energia. Loredana Berté ha apprezzato enormemente il lavoro dell’attrice, al punto da essere colpita dal modo in cui la Rossi è riuscita a ricreare il carattere e l’indole di Mimì: “Per me è stato un colpo al cuore vedere questo film e vedere Serena Rossi nei panni di mia sorella” ha detto la Berté in conferenza stampa, aggiungendo: “Ha studiato molto, ha preso delle cose che erano esclusive di Mimì: come si muoveva, i suoi scatti, la malinconia, il dolore che provava dentro ma che non mostrava spesso. In certe scene mi è sembrata lei, mi è arrivata dritta al cuore. Mimì sarebbe molto fiera di questo film, ne sono convinta”.

Nessuna pietà per chi la discriminò
Riferendosi alla morte della sorella, Berté aggiunge: “Mimì è stata tre giorni in quella maledetta casa: due giorni da morta, uno da viva. Ora grazie a questo film Mimì rivive, anche se dentro di me e dentro il cuore dei suoi fan non è mai morta e mai lo sarà”. C’è ancora grande rabbia per via delle maldicenze che rovinarono la vita a Mimì e Loredana Berté non ha taciuto in conferenza stampa: “È triste pensare che molti registi famosissimi di trasmissioni televisive non volevano Mia addirittura c’era un fonico che faceva gli scongiuri e sperava che non cascasse il teatro (…) Con questi signori ho ancora a che fare, alcuni sono vivi, ma quando li guardo in faccia abbassano gli occhi. Non partecipo alle loro trasmissioni”.
