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Tony Renis critica Baglioni sulle sue affermazioni sui migranti, ma non solo

Pubblicato: 11/01/2019 15:04

Non c’è pace in questi giorni per il direttore artistico del Festival di Sanremo, Claudio Baglioni. Dopo la risposta del ministro dell’interno Matteo Salvini alle sue affermazioni critiche sulle politiche in materia di migrazione, e la durissima reazione del direttore di Rai Uno, ora il celebre cantante dovrà difendersi dal fuoco amico: Tony Renis lo ha attaccato per le frasi sui migranti, accusandolo di aver copiato da lui, direttore artistico del Festival di Sanremo nel 2004.

L’opinione di Tony Renis sulle frasi Claudio Baglioni sui migranti

Non è un bel periodo per Claudio Baglioni. Dopo il caos causato dalle sue affermazioni sulle politiche in materia di migrazione portate avanti dal vice Premier Matteo Salvini, ora il suo amico Tony Renis si aggiunge al coro di critiche.

Claudio Baglioni: anche Tony Renis lo attacca
Claudio Baglioni

Ai microfoni di Adnkronos, Tony Renis si è così espresso sulle sue parole pro migranti: “Claudio Baglioni è mio amico, ho grande stima di lui, però le affermazioni sui migranti sotto i riflettori del festival le avrei evitate“. Le critiche mosse dal cantante al direttore artistico di Sanremo però non si fermano qui. Ancor più dure sono state infatti le sue parole sulle sue scelte per il Festival.

Tony Renis accusa Claudio Baglioni di averlo copiato

Senza mezzi termini, Tony Renis ha accusato Claudio Baglioni di aver copiato dall’edizione del 2004 in cui lui era direttore artistico del Festival diverse scelte strategiche: “Al suo posto avrei ammesso di aver copiato dal mio Sanremo almeno tre idee: l’eliminazione dell’eliminazione, il rap in gara e la serata cover, che però ha copiato male, costringendo gli artisti a rendere cover i brani in gara“.

Tony Renis su Baglioni: "Mi ha copiato"
Tony Renis. Foto: Radio Monte Carlo

Poi, arriva l’affondo riguardo la serata cover e la scelta di accettare un rapper, quest’anno ci sarà infatti in gara Achille Lauro, tra i concorrenti: “Tutti a osannare la grande idea di Baglioni di eliminare l’eliminazione della gara, ma la prima volta che Sanremo non ha mandato a casa nessuno è stato nell’edizione da me diretta. Così come grida alla meraviglia per Achille Lauro in gara si scorda che il primo rapper in gara a Sanremo, Er Piotta, lo portai io già nel 2004.

Una sola cosa però Baglioni ha copiato male: la serata delle cover, pure questa introdotta per la prima volta da me. Non si può proporre la cover di un brano nuovo in gara. A che serve, se ancora non si conosce nemmeno l’originale. Mentre negli anni le cover d’autore avevano portato enorme fortuna al festival e agli artisti. Cito un solo caso: la cover di ‘Se Telefonando’ interpretata da Nek ha ridato slancio a tutta la sua carriera“.