A cercare tracce dell’aereo che portava a bordo Emiliano Sala era rimasto un gruppo privato che nelle scorse ore ha rivelato di aver trovato il relitto del Piper Malibu “nelle profondità del Canale della Manica“. A rivelarlo ora è il quotidiano Clarin di Buenos Aires.
Ritrovato un corpo dentro la carcassa dell’aereo
AGGIORNAMENTO DELLE 13:16 – Le notizie in questi minuti arrivano approssimative e non è ancora possibile confermare che il corpo ritrovato all’interno della carcassa dell’aereo, sul fondo del Canale della Manica, sia effettivamente il corpo del calciatore argentino. La novità è giunta a seguito di un filmato girato da un sottomarino intorno al relitto dell’aereo. Operanti sul caso gli agenti della AAIB – Air Accidents Investigation Branch – che in queste ore stanno analizzando i resti ritrovati in mare. Per quanto dal filmato girato sembri evidente la presenza di un cadavere al suo interno, non c’è al momento alcuna ragione concreta come specificano le fonti estere, ma solamente ipotesi, per confermare che si tratti di Sala.
I resti nel fondo del Canale
Le ricerche del volo con a bordo il calciatore argentino di origini italiane erano parse da subito disperate e difficili: le condizioni meteo nel Canale della Manica non erano favorevoli alle ricerche, tanto che molto presto si è parlato di interrompere le ricerche. La famiglia ha fatto numerosi appelli e alla fine, grazie a una colletta online, ha speso 420mila dollari per la nave FPV Morven che proprio ieri ha dato i primi risultati. Dopo aver lavorato per giorni in coordinamento con la Marina britannica, ha rivelato di aver trovato i resti del Piper. Ora tutto passa nelle mani della nave Geo Ocean III che possiede un minisommergibile che tenterà di raggiungere il fondale, dove si trovano i resti del velivolo. Non ci sarebbe ancora traccia del calciatore.
Le prime parole del padre
Poco dopo che la notizia è stata resa nota, sono arrivate anche le prime parole del padre del calciatore: “Non ci posso credere, sono disperato“, ha detto a Cronica Tv. Solo qualche giorno fa erano stati ritrovati dei resti su una spiaggia francese. La Britain’s Air Accidents Investigation Branch aveva rivelato: “Da quando abbiamo aperto le indagini lo scorso 23 gennaio, abbiamo raccolto dati riguardanti volo, aereo e personale, e abbiamo analizzato i dati radar del nostro traffico aereo. Abbiamo lavorato a stretto contatto con le altre autorità internazionali e abbiamo tenute informate le famiglie dei soggetti coinvolti. La mattina di lunedì 28 gennaio siamo stati informati dall’autorità investigativa del ritrovamento di un cuscino di un sedile in una spiaggia vicino Surtainville sulla penisola del Cotentin. Un secondo cuscino è stato poi ritrovato nella stessa zona più tardi quello stesso giorno. Da un esame preliminare abbiamo concluso che è probabile che i cuscini provengano dall’aereo disperso“.