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34enne sgozzato in centro a Torino: si cerca un uomo con i rastaTorino

Pubblicato: 25/02/2019 10:16

Torino è sotto shock per la morte del giovane che, nella mattina di sabato, è stato sgozzato e ucciso senza apparente motivo mentre andava a lavorare.

Stefano Leo, 34 anni, è stato aggredito da un individuo ancora sconosciuto mentre si trovava in centro all’altezza dei Murazzi, la passeggiata che costeggia il fiume Po. D’un tratto, l’aggressione veloce e fatale: Stefano è riuscito comunque a percorrere diverse decine di metri prima di accasciarsi a terra, esamine, davanti a un passante in mezzo alla strada. Si indaga sull’identità del suo assassino e su quali motivi possano aver scatenato la sua furia.

stefano leo

Un viaggiatore di tappa a Torino

Stefano si era trasferito da qualche mese a Torino dopo aver passato lunghi periodi tra l’Australia, Hong Kong e Tokyo. Sabato mattina si stava recando al lavoro nel negozio del centro in cui faceva il commesso, quando sul tragitto ha incontrato il suo aggressore. Al momento le indagini propendono per escludere un regolamento di conti o questioni di droga e si starebbero concentrando più sulla possibilità che si sia trattato di un raptus d’ira da parte dell’aggressore. È anche possibile che Stefano si sia trovato vicino a una lite, o una rissa, suo malgrado.

Si cerca un uomo con i rasta

Ora, a dare delle risposte, potrebbero essere le telecamere di zona: per ora pare ci sia un ricercato, un uomo con i rasta, forse uno di quelli che nella zona dei murazzi ci vive, bivaccando sotto gli alberi. La zona, infatti, ha una doppia natura: nel weekend, di giorno, diventa paradisiaca passeggiata per famiglie e sportivi, mentre di sera e di notte si trasforma in luogo di aggregamento di individui ai margini, senzatetto, spacciatori.

sgozzato interna
Il luogo in cui Stefano è crollato per strada

A quanto pare, chiunque egli sia, l’aggressore ha colpito Stefano alle spalle e lo ha finito con un solo fendente. In queste ore, amici e parenti del giovane hanno detto e ribadito più volte che non c’erano macchie nella vita di Stefano e che non si può spiegare una morte del genere.