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Caso Orlandi, la nuova pista è contenuta in una lettera: “Cercate dove indica l’angelo”

Pubblicato: 04/03/2019 16:14

L’ultima volta che si è pensato di poter essere vicini alla verità sulla morte di Emanuela Orlandi e al ritrovamento del suo cadavere, purtroppo è stato deludente. Un barlume di speranza lo avevano dato quelle ossa ritrovate nel pavimento della Nunziatura Apostolica lo scorso ottobre ma, dopo lunghe indagini e analisi sui resti, si venne a scoprire come queste fossero risalenti all’età imperiale romana. C’è però ora una nuova pista, molto misteriosa, che potrebbe essere una papabile strada da battere per la famiglia della ragazza.

Emanuela Orlandi, la nuova pista per ritrovare il suo corpo

Dal 1983 la famiglia di Emanuela Orlandi cerca disperatamente un indizio, una pista da seguire che li porti a lei sebbene sia ormai più che assodato che qualsiasi strada condurrà ad un cadavere. In questi anni sono tante le ipotesi formulate sulla sua scomparsa, molto simile a quella di Mirella Gregori, scomparsa nel medesimo anno. Dopo il deludente epilogo della Nunziatura Apostolica, dove erano state trovate delle ossa che sembravano, solo in un primo momento, poter essere quelle di Emanuela Orlandi, l’avvocatessa della famiglia vuole continuare ad indagare su un indizio pervenutole non proprio in tempi recenti.

emanuela orlandi
Emanuela Orlandi, scomparsa nel 1983

Cercate dove indica l’angelo

Laura Sgrò, avvocatessa degli Orlandi, è convinta di voler procedere con le indagini circa un messaggio che le arrivò la scorsa estate e che invitava a cercare il corpo di Emanuela Orlandi in un punto preciso della Capitale, al confine con il Vaticano. Una lettera che riconduce al cimitero teutonico, il più antico cimitero germanico di Roma. Nella lettera ricevuta dall’avvocatessa, anonimamente si viene invitati a cercare Emanuela “dove indica l’angelo“. Un messaggio molto chiaro alla luce di quanto specificato da Il Corriere della Sera: in un punto esatto del cimitero si troverebbe di fatto una statua raffigurante un angelo che impugna una lettera con su scritto, in latino “requiescat in pace“. Un “riposa in pace“che potrebbe riferirsi ad Emanuela? Sicuramente molto sospetto e misterioso come contenuto. Quanto basta alla famiglia e al legale per formulare un’istanza formale al segretario di Stato vaticano, Parolin, in richiesta di riapertura del loculo, la lastra soggiacente alla statua.

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sorelle orlandi
Le sorelle Orlandi (a sinistra, Emanuela)

Richiesta l’apertura della tomba: il mistero dei fiori

Non ci sono motivi per credere che quella lettera contenga la verità, esattamente come non ce ne sono per pensare che non sia così. Proprio per questo, dopo alcune indagini difensive, con l’istanza la famiglia ha richiesto di poter aprire la tomba, una seconda volta. Secondo quanto emerso da alcune indagini preliminari pare che il loculo sia già stato aperto in passato almeno una volta e, ancor più sospetto, sembra che diverse personalità fossero già al corrente di questa pista, informate della possibilità che proprio lì potrebbe esserci il cadavere della ragazza. Riportando parte dell’istanza che viene ripresa da Il Corriere della Sera: “Fonti riferiscono che più persone da anni sono solite deporre i fiori in segno di pietà nei confronti dell’Orlandi che lì sarebbe seppellita“. L’istanza non ci risulta sia stata ancora accolta, la risposta permane dovere delle autorità tedesche implicate.

Ultimo Aggiornamento: 04/03/2019 16:18