Dopo più di un mese lontano dai riflettori e dai social, Alessandro Di Battista ha rotto il silenzio e lo ha fatto parlando alla pancia del Movimento 5 Stelle, ovvero agli elettori e sostenitori, con una diretta sulla sua pagina Facebook. Di Battista ha chiaramente detto che non si candiderà alle elezioni europee, spiegando di avere invece la volontà di portare avanti altri progetti, sta seguendo un corso di falegnameria e sta scrivendo un libro, poi ha pianificato di andare a vivere in India.
Di Battista non si candida
Innanzitutto, Alessandro Di Battista nel suo video ha spiegato i motivi per cui è tornato attivissimo nel M5S dopo il ritorno dal suo viaggio in America: “Quando sono tornato con la mia famiglia dal viaggio in Centro America, il Movimento 5 Stelle mi ha chiesto di dare una mano e io fondamentalmente ho subito detto di sì per varie ragioni, uno è che proprio io nella mia vita ho difficoltà a dire ‘no’, questo è un problema mio, non sono capace di dire di no, questo è un altro discorso, poi ho subito accettato perché temevo di deludere un sacco di persone, (…) e poi anche per senso del dovere, di responsabilità. Mi sono un po’ ributtato in mezzo ma dopo qualche settimana mi rendevo conto che non si possono fare le cose per paura di deludere gli altri, per senso del dovere o perché si ha difficoltà a dire di ‘no’“. Ma da febbraio a ieri Di Battista ha riflettuto su molte cose, arivando alla conclusione che “vai in televisione, non sto al governo, senza essere candidato non è semplice“. Di Battista ha anche pensato all’opportunità di candidarsi alle elezioni europee, ma ha deciso di non percorrere questa strada: “Ho riflettuto: ti vuoi candidare? E la risposta fondamentalmente è no, io non mi posso candidare perché devo farlo, io mi dovrei candidare perché lo voglio fare. (…) Io non ci vorrei andare a Bruxelles a fare l’europarlamentare e se ci andassi senza volerlo non penso neanche che renderei“. Ma per il M5S non si tratta di una novità, il vicepremier Luigi Di Maio se l’aspettava: “Sapevo da tempo che Alessandro non si sarebbe mai candidato, non si era candidato nemmeno alle politiche. Lo ringrazierò sempre per la mano che darà al Movimento e continuerò a sentirlo per chiedergli consigli e scambiare opinioni. Il movimento continua ad andare avanti“.
I progetti di Di Battista
Alessandro Di Battista è più che mai convinto di voler portare avanti altri progetti in questo momento: “Voglio fare altro nella mia vita, voglio continuare a scrivere, a conoscere il mondo“. Nella sua vita adesso sono lontane le stanze del potere: “Ho l’opportunità di poter scrivere, di fare delle indagini di politica estera, di scrivere un libro, adesso sto scrivendo un libro, (..) lo voglio chiamare ‘Politicamente scorretto’, perché per me le forze politiche muoiono non solo per casi di corruzione o per mala politica, ma appunto perché a un certo punto diventano troppo politicamente corrette, questo è il mio pensiero“. L’ex parlamentare ha anche rivelato di seguire un corso di falegnameria attualmente. Ma nonostante la volontà di allontanarsi dai riflettori della politica, Di Battista ha ancora qualcosa da dire al Movimento: “Suggerisco al Movimento 5 Stelle di adottare una linea di poltica estera dura, seocndo me, Il Movimento 5 Stelle dovrebbe in tutti gli angoli dle pianeta supportare tutte le popolazioni e soprattutto il loro diritto principale, quello di poter stare a casa loro, quindi fare in modo che vi siano le condizioni in tutti questi Paesi che non significa dare più soldi“. Una frase che sembra richiamare lo slogan della Lega “Aiutiamoli a casa loro”, ma che in realtà ha una sfumatura diversa per l’ex parlamentare: “Permettere a tutte le popolazioni di vedersi garantire il principale diritto che è quello di stare a casa propria e così secondo me anche adottiamo una linea dle tutto autonoma in politica estera e di politiche migratorie e per far questo, certo, ci si creano dei nemici perché si vanno a toccare degli interessi grandi delle multinazionali, di governi, di colonizzatori di questo millennio“. Sull’arresto di Marcello De Vito, presidente dell’assemblea capitolina di Roma, Di Battista ha spiegato che le nuove tangenti sono proprio il sistema delle consulenze, non più le bustarelle con i soldi: “Sono un uomo politico, faccio avere consulenze magari a un avvocato, forse è anche questo il sistema che ha portato all’arresto di De Vito“. Su questo tema, Di Battista ha aggiunto: “La corruzione si evolve costantemente e bisogna che si evolva costantemente anche l’anticorruzione“. Infine, Di Battista ha annunciato di voler andare a vivere in India nei prossimi mesi, un Paese “estremamente interessante“, dal punto di vista socio economico, a suo parere. Di Battista ha anche apprezzato il tanto discusso accordo ribattezzato “Via della seta“, convinto che il mondo sta cambiando e che questo rappresenti un passo importante per l’Italia. Infine, l’ex parlamentare ha salutato tutti: “Vi abbraccio tutti. E auguro al M5s di restare per sempre un movimento“.