Non si dà pace Luigi, il papà del carabiniere Vincenzo Di Gennaro: sabato mattina Giuseppe Papantuono, 64 anni, gli ha ucciso il figlio scaricandogli addosso un caricatore di proiettili. Adesso a Luigi rimane solo il ricordo di un figlio felice, devoto, che stava per coronare il suo sogno: sposarsi e realizzare una famiglia con la donna che amava.
Un ultimo bacio prima di morire
Vincenzo Di Gennaro aveva 47 anni: lavorava a Cagnano Varano, nel foggiano, e sabato mattina è morto mentre era di pattuglia. “il giorno prima aveva voluto salutarmi con un bacio. Mi voleva un bene pazzesco, era una persona dall’animo buono”, ha raccontato il padre a Quotidiano.net. Il dolore è straziante. Luigi Di Gennaro ha perso la moglie qualche anno fa e il figlio da allora si era molto legato a lui: “Prima di uscire mi ha detto: oh, papà, questo weekend torno da te che voglio riposarmi e passeremo assieme la domenica delle Palme”.
Diceva: “Papà, stai tranquillo”
C’è dolore per quel mestiere che il figlio aveva scelto, nonostante le paure del padre. Se adesso potesse, Luigi vorrebbe dire a suo figlio di scegliere un’altra vita: “Cercherei di dissuaderlo, ma era lui che voleva con tutto il cuore e l’anima. Io lo mettevo in guardia, ma lui mi rassicurava: papà, a Cagnano non succede niente, stai tranquillo. Invece è uscito un pazzo”.
Sull’uomo che ha ucciso suo figlio, dice di non aver sentito parlare con preoccupazione da Vincenzo: “Non sospettava nulla e non si era concentrato sulle minacce di quell’uomo. Quegli spari nella piazza centrale di Cagnano Varano sono stati contro l’Arma dei carabinieri, non contro mio figlio”.
Parole d’affetto invece per Pasquale Casertano, il carabiniere ferito: “Il suo collega, ferito, che ha guidato la macchina all’impazzata con Vincenzo morente accanto, cercando aiuto al Pronto soccorso. Non vedo l’ora di parlarci per sapere come è morto mio figlio“.