Tutto ha avuto inizio intorno alle 17 di ieri pomeriggio quando una fitta colonna di fumo ha iniziato a levarsi dalla cattedrale di Notre-Dame. L’incendio divampato ieri, per cause ancora sconosciute e da verificare, ha distrutto la struttura in legno riducendo in cenere due terzi del tetto e la guglia. Uno scenario tragico e apocalittico a cui ha assistito il mondo intero con sgomento. In tanti, mentre le fiamme ancora ardevano violente, hanno voluto interrogarsi su come un evento così drammatico sarebbe potuto essere ritagliato dalle tenaglie satiriche di Charlie Hebdo e la rivista non si è fatta attendere.
Charlie Hebdo: la satira non risparmia Notre-Dame
Bruciava ancora la cattedrale di Notre-Dame quando qualcuno, non dimenticando i precedenti, ha voluto chiedersi: “E ora Charlie Hebdo in che modo ironizzerà sulla tragedia?”. Una domanda sorta in Italia più che in altri Paesi, avendo avuto modo, Charlie Hebdo, di dedicare purtroppo più di una copertina alle tragedie sui nostri confini nazionali. “Attendiamo la gustosissima vignetta satirica di #CharlieHebdo domani, sono sicuro che ci sarà da scompisciarsi come quella sul terremoto“, scriveva ieri un utente su Twitter.
Gli italiani sono convinti che il lavoro di #CharlieHebdo sia pensare all’Italia h24 e fare satira solo sulle tragedie italiane. Beata ignoranza.
— Sara (@saramolly_) 16 aprile 2019
E la copertina di Charlie Hebdo, è arrivata, dissacrante come sempre, non meno tagliente di quella sul Ponte Morandi o Rigopiano e ancora, Amatrice. Non c’è discriminazione e nemmeno il rogo che ha avvolto Notre-Dame, tra i simboli di Parigi e della Francia, può fermare la mitraglietta satirica.
#CharlieHebdo
— Laura?? (@TWs_Laura) 16 aprile 2019
Massacra Macron: Macron con un sorriso malefico e con al posto dei capelli le due torri della facciata di #NotreDame che vanno a fuoco.
La scritta: “comincio dalla struttura” pic.twitter.com/oMlU9Zpp92
Mefistofelico Macron tra le fiamme di Notre-Dame
Sfondo rosso come il fuoco e la firma a lato a sinistra, Riss. Anche oggi Charlie Hebdo esce, e lo fa aggirandosi per casa: “Réformes – Je commence par la charpente“, tradotto “Riforme – Io comincio dalla struttura“. In primo piano un volto che, di primo acchito, può sembrare quello del diavolo ma che, osservandolo meglio, è il viso di Emmanuel Macron.
Per i nostri ipocriti moralisti, è inconcepibile che qualcuno sia davvero dissacrante, verso sè e gli altri. Giustamente, nella loro doppia morale, sono abituati che agli amichetti si giustifica tutto, agli altri niente. Tanto i seguaci abboccano sempre #CharlieHebdo
— Amos Merlin (@Gastone_derolla) 16 aprile 2019
Sul capo, due corna mefistofeliche che sono in realtà le due torri di Notre-Dame avvolte dalle fiamme. Una copertina che scatena sentimenti contrastanti: “Questa la chiamo coerenza che piaccia o meno“, scrive un utente su Twitter, “L’Europa riparta dai falegnami. Dedicato a quelle che ‘CharlieHebdo non sa fare satira sui guai di casa sua“, “Ciò dimostra quel che ho sempre detto la satira è satira e non fa e non DEVE far sconti a nessuno #CharlieHebdo può infastidire ma è giusto così“.
Quelli che parlavano di incoerenza di #CharlieHebdo pic.twitter.com/WbjFMDXbO5
— Cαяℓito’s Dαy (@carlitosday) 16 aprile 2019
#CharlieHebdo ha smentito tutti quelli che si erano convinti del contrario, ecco la vignetta “satirica”#NotreDameDeParis pic.twitter.com/Ow1PXIy1d1
— Valter D’Antoni (@valteroma) 16 aprile 2019
*immagine in alto: Fonte/Twitter