Si chiama Andrea Pulone e ha 29 anni, l’uomo che nella prima serata di venerdì ha aperto il fuoco contro i rapinatori che sono entrati in casa sua a Monterotondo, alle porte di Roma. L’uomo ha raccontato quanto accaduto e ora teme ritorsioni.
Parla l’uomo che ha sparato
Ancora scosso per quanto accaduto, Andrea Pulone ha ripercorso con diversi giornalisti quanto accaduto venerdì. Il 29enne di Monterotondo ha raccontato di aver trovato i tre uomini in casa sua dopo essere stato allertato da alcuni rumori sospetti. Sceso al piano di sotto, provando ad entrare nella stanza dalla quale provenivano i rumori, Pulone ha avuto conferma dei suoi sospetti per via della porta bloccata. Forzandola ha trovato dentro la stanza tre uomini “Uno aveva una spranga di ferro”. A quel punto Pulone ha sparato ma, come lui stesso spiega, senza l’intenzione di uccidere qualcuno .

“Non ho sparato contro di loro, mi hanno detto dopo che un ragazzo è rimasto ferito”, il 29enne ha poi spiegato di non sapere quanti colpi ha sparato e che, in quel momento, il suo unico pensiero ero solo la fidanzata che si trovava al piano di sopra. Sempre secondo il racconto di Pulone, dopo aver sparato i tre si sono dati alla fuga. Il 29enne ha fatto intendere che in una situazione del genere rifarebbe lo stesso, “Se non fossero entrati nella mia proprietà non sarebbe successo niente” e poi aggiunge “Ho paura di ritorsioni”.
Primo caso di applicazione della nuova norma sulla legittima difesa?
Quanto accaduto a Monterotondo può essere il primo caso di applicazione della nuova normativa sulla legittima difesa, varata lo scorso venerdì. Le indagini sono ancora in corso ma pare che i presupposti ci siano tutti. Al momento sono in corso due indagini in parallelo; una per tentato furto portata avanti dalla Procura di Tivoli e l’altra per tentato omicidio perpetuata dalla Procura di Roma.

Secondo le prime ricostruzioni della dinamiche, è arrivata prima la chiamata del 29enne che denunciava un tentato furto nella sua proprietà e, circa 40 minuti dopo, il 16enne è stato scaricato dai suoi complici di fronte al Policlinico Gemelli. La pistola di Andrea Pulone, che adesso è in mano agli inquirenti, è un block 21 calibro 45 regolarmente detenuta per uso sportivo con porto d’armi regolare. Dopo i controlli effettuati dagli inquirenti, il 16enne risulta essere un pregiudicato con precedenti per furto.
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