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Cancro, uno studio rivela che potrebbe dipendere da ambiente esterno

Pubblicato: 28/05/2019 17:09

Secondo uno studio condotto da un gruppo di scienziato dell’Istituto Europeo di Oncologia, pubblicato sulla rivista Nature Genetics, le alterazioni genetiche alla base della formazione del cancro non avverrebbero casualmente nel genoma ma sarebbero prevedibili e influenzabili dall’ambiente esterno alla cellula.

Il cancro non sarebbe frutto della casualità

Pierluigi Pellicci, il Direttore della Ricerca IEO e Professore di Patologia Generale all’Università di Milano, ha spiegato come un uomo su 2 e una donna su 3 si ammalino di cancro a causa di 6 o 7 alterazioni del DNA, le “traslocazioni cromosomiche”, a carico dei geni del cancro. Ci sono due scuole di pensiero che danno una diversa spiegazione all’origine di queste mutazioni. Si riferiscono rispettivamente all’ambiente in cui viviamo e al nostro stile di vita, in un caso, e alla casualità nell’altro.

Quest’ultimo caso è legato a tre lavori dello scienziato Bert Vogelstein, secondo cui due terzi delle mutazioni nei tumori si formano durante la vita dei nostri tessuti e sarebbero inevitabili. Questi sarebbero errori casuali che si presenterebbero in ogni caso. Tuttavia, lo studio sulla rivista Nature Genetics mette in discussione proprio questa convenzione. Arriva alla conclusione che le traslocazioni siano conseguenza del danno a carico del DNA, legato alla rottura della doppia elica. Queste rotture avvengono quando arriva un segnale dall’ambiente delle nostre cellule, influenzato a sua volta da quello in cui viviamo e dai nostri comportamenti. Da qui, l’importanza della prevenzione.

Ad oggi il 40% dei cancro si può prevenire

Queste scoperte, naturalmente, dovrebbero essere approfondite dalla Ricerca. Lo stesso Pierluigi Pellicci ha affermato come solo il 5-10% dei fondi siano dedicati alla prevenzione del cancro. Oggi non si sa esattamente quale sia il segnale che induce la formazione delle traslocazioni. Si conoscono alcuni fattori ambientali come, ad esempio, il fumo, alcool, obesità, inattività fisica, esposizione prolungata ai raggi solari, una dieta sregolata. Facendo attenzione a questi, sarebbe possibile provenire il 40% dei tumori. Inoltre, si conoscono virus e batteri che causano il cancro come l’HPV che provoca il cancro alla cervice e alla faringe, il virus HBV quello del fegato e l’Helicobacter pylori per quello dello stomaco. Vaccinarsi e usare gli antibiotici riducono in maniera sensibile l’incidenza dei tumori. Allo stesso modo, anche vivere in un ambiente più sano e pulito. Quindi, spetta a ciascuno di noi armarsi per poter prevenire almeno lo svilupparsi del 40% di questa drammatica malattia.