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Imma Battaglia spara a zero sul governo: pieno di omosessuali ipocriti

Pubblicato: 12/06/2019 12:17

“È pieno di omosessuali ipocriti in questo governo”. Parole taglienti quelle di Imma Battaglia, moglie di Eva Grimaldi e attivista LGBT, che non si risparmia nel commentare duramente il governo e i suoi ministri.

Parole dure contro i protagonisti dell’esecutivo

Imma Battaglia non le manda certo a dire. Ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus – emittente dell’Università Niccolò Cusano – si è scagliata contro il governo: “È pieno di omosessuali ipocriti in questo governo. Quando sei un personaggio politico, credo che la doppia vita, le ipocrisie politiche non siano tollerabili. Quando sei parte di una comunità come quella Lgbt vieni a sapere alcune cose, potrei parlare di fatti e dimostrare certe ipocrisie, ma non lo faccio perché non mi interessa e non l’ho mai fatto“. Il punto su cui Imma vuole concentrarsi però è un altro: “I personaggi pubblici devono rendersi conto che sono dei simboli e quello che fanno viene emulato o considerato un’ufficializzazione degli stati d’animo. Se io sono razzista e un politico anche, mi sento legittimato“. Imma Battaglia ha poi preso ad esempio il ministro dell’Interno: “Salvini bacia il rosario, ma il suo vissuto personale è in totale contraddizione con quei valori. Salvini ha partecipato al congresso di Verona, portatore di istanze omofobe e Salvini non si è dissociato, anzi tutt’altro”.

Un clima sempre più teso

L’aria che tira in questo periodo non è certo distesa. Temi come i diritti del mondo LGBT, le unioni civili ma anche l’inclusione e l’accoglienza in genere sono sempre più divisivi. Tra i ministri del governo giallo-verde le contraddizioni sono evidenti. Le dichiarazioni del ministro Fontana su aborto e unioni civili hanno scatenato polemiche sin dal suo insediamento ed hanno obbligato i colleghi ministri e l’opinione pubblica a schierarsi a favore o contro questa “nuova visione” del concetto di famiglia. “Quando i governatori continuano a voler puntualizzare che esiste un unico modello di famiglia, c’è sempre bisogno di ricordare che la famiglia è il luogo dell’amore e dell’accoglienza“.

Imma Battaglia e sua moglie Eva Grimaldi
Le neo sposine Imma Battaglia ed Eva Grimaldi. Fonte: Instagram-Eva Grimaldi. Dimensioni modificate

Il matrimonio e il Pride di Roma

Durante l’intervista Imma ha parlato anche delle sue nozze e del Pride di Roma. Lei ed Eva Grimaldi si sono chieste per molto tempo se mantenere privato il lieto evento o se renderlo pubblico. Alla radio dichiara: “Siccome alla fine sono sempre gesti importanti in un Paese in cui a volte hai la sensazione di tornare indietro, la visibilità di una storia d’amore consolidata e funzionante è un modello positivo. Siamo felici di avere avuto tutta questa partecipazione. Il video del matrimonio ha avuto 3 milioni e mezzo di visualizzazioni. L’altro giorno ci hanno fermato per strada degli americani che avevano visto il video”. Una decisione che ha a che fare con l’affermazione dei diritti civili più che con la visibilità personale. Per Imma l’attivismo, forse ora più che mai, è una priorità.

Convinta che ci sia ancora molto da fare continua, rivolgendosi alla classe dirigente: “Quando loro smetteranno di dire certe cose, noi smetteremo di ribadire che siamo tutti uguali. Quest’anno ci sono stati 40 pride, l’Italia è stata invasa, evidentemente c’è ancora un bisogno molto forte delle persone di sentirsi libere e rispettate. Il gay pride a Roma è stato un grande successo, persino io sono rimasta sorpresa. […]  I gay pride possono solo fare bene. Davanti alle svastiche, le magliette nere e le teste rasate un gay pride fa bene a tutti, anche a loro, dovrebbero partecipare tutti perché il mondo è meglio a colori che in nero”.

*Immagine in evidenza: Fonte Instagram – Imma Battaglia. Dimensioni modificate