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Rocca di Papa, 3 indagati per l’esplosione: scagionati gli operai

Pubblicato: 12/06/2019 15:50

Le indagini riguardanti l’esplosione avvenuta lunedì scorso al comune di Rocca di Papa hanno portato alla scoperta di alcuni elementi fondamentali. Sono stati inoltre iscritti al registro degli indagati 3 tecnici, per sospetta responsabilità legata agli interventi sul manto stradale.

Sono stati invece scagionati gli operai che stavano operando sul manto stradale la mattina dell’esplosione: gli operai, che inizialmente sembravano essere fuggiti, hanno invece spiegato di aver agito con legittimità.

3 iscritti al registro degli indagati

Ad essere iscritti al registro degli indagati sono Leonardo Nolasco e Norman Nolasco della ditta Tecnogeo (che si occupa di esplorazione geognostica) ed Emiliano Abballe . Secondo la procura i tecnici potrebbero aver gestito in modo scorretto la progettazione dell’intervento di carotaggio ed i successivi lavori che dovevano avvenire sul manto stradale (i 3 operai che stavano lavorando lunedì mattina sul manto dovevano stavano proprio effettuando i carotaggi). I 3 sono indagati per disastro colposo e per lesioni gravi colpose.

Gli operai hanno agito in modo corretto

I 3 operai della Tecnogeo che lunedì mattina stavano lavorando a Rocca di Papa hanno agito in modo legittimo: quando si sono accorti della perdita hanno avvisato il Comune dando l’allarme: “Non stavamo fuggendo, anzi”, hanno detto come riporta Il Messaggero: “Quando ci siamo accorti di avere bucato la tubatura abbiamo subito dato l’allarme e abbiamo cercato di rattoppare la perdita con un panno bagnato”.

Dopo aver dato l’allarme, si sono messi sulla via di casa e sono stati trovati dalle autorità a 150 chilometri da Rocca di Papa. I 3 operai hanno spiegato di aver seguito le direttive che erano state fornite loro dall’azienda e di aver colpito il tubo del gas perché non sapevano che ci fosse.

Alcuni punti oscuri

Uno dei punti oscuri della vicenda riguarda proprio ciò che sarebbe accaduto dopo che gli operai hanno dato l’allarme: ha infatti spiegato Gianluca Zitelli, assessore ai lavori pubblici, che la chiamata ai soccorsi sarebbe arrivata alle 10 (riporta sempre Il Messaggero).

Le indagini stanno cercando di chiarire un altro dubbio, ovvero il fatto che all’azienda di geognosia siano state date tutte le informazioni sul manto stradale necessarie ad un’accurata progettazione dei lavori.

La bimba di 5 anni è stabile

Arriva però una buona notizia: la piccola di 5 anni gravemente ferita nell’esplosione è stabile a livello clinico. La piccola ha riportato seri traumi facciali, ed è stata sottoposta a un intervento maxillo-facciale di ricostruzione. La bambina rimane in prognosi riservata, ma la sua situazione sembra lievemente migliorata.