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Carola Rackete libera, la rabbia di Salvini: “Mi vergogno”

Pubblicato: 02/07/2019 23:13

È di questa sera la notizia della liberazione di Carola Rackete, la capitana della Sea Watch, ai domiciliari per aver speronato una motovedetta della GdF. La Prefettura di Agrigento ha chiarito che non ha ancora firmato il provvedimento di allontanamento di Carola Rackete. Per questo si attenderà il 9 luglio, giorno in cui la comandante sarà ascoltata da pm, per rispondere alle accuse di favoreggiamento di immigrazione clandestina.

Intanto alla notizia, questa sera, Matteo Salvini ha voluto dare appuntamento ai suoi follower su Facebook, per dare sfogo alla sua indignazione.

Lo sfogo di Salvini

Il Ministro ha commentato immediatamente con un post la notizia appena giunta. Poi ha avvisato i follower, che da lì a poco si sarebbe collegato sulla sua pagina per approfondire la questione.

Salvini ha voluto dare libero sfogo a tutta la sua delusione maturata dopo la liberazione della capitana. Il vicepremier è quindi esploso, rivolgendo al suo pubblico una domanda: “Cosa bisogna fare per finire in galera in Italia?”. Senza nascondere la sua frustrazione ha poi detto: “Sono arrabbiato…  Mi vergogno“.

Il Ministro parla alla magistratura

Matteo Salvini, nel lungo video apparso questa sera sul suo profilo si è rivolto in modo diretto alla magistratura: “Dalla giustizia mi aspettavo pene severe per chi ha attentato alla vita di militari italiani, evidentemente sbagliavo. Non ho parole. Mi vergogno di chi permette che in questo paese arriva il primo delinquente dall’estero e disubbidisce alle leggi e mette a rischio la vita dei militari che fanno il loro lavoro“.

E poi la riflessione: “Se stasera una pattuglia intima l’alt su una strada italiana chiunque è tenuto a tirare diritto e speronare un’auto della polizia. Pessimo segnale signor giudice“. Matteo Salvini mette chiaro che non è intenzionato a mollare e ad andare fino in fondo, dopo il caso di Carola Rackete.

Ultimo Aggiornamento: 03/07/2019 17:32