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Formigoni in convento: il futuro dopo la richiesta dei domiciliari

Pubblicato: 19/07/2019 13:36

La detenzione in carcere di Roberto Formigoni potrebbe spostarsi in una casa di Milano se il Tribunale di Sorveglianza dovesse accettare la richiesta avanzata dai suoi legali di trasferire l’ex presidente della Regione Lombardia dal carcere di Bollate, dove sta scontando la sua pena, ai domiciliari. Roberto Formigoni ha anche espresso la volontà, nel caso in cui gli venga concessa la detenzione ai domiciliari, di fare volontariato in un convento.

Formigoni chiede i domiciliari

Roberto Formigoni si è presentato in un’aula del Tribunale di Sorveglianza di Milano accompagnato dai suoi due avvocati, Luigi Stortoni e Mario Brusa, chiedendo di poter scontare la sua condanna a 5 anni e 10 mesi ai domiciliari, una misura ammessa per i detenuti che hanno più di 70 anni ma che è stata messa al bando dallo Spazzacorrotti“.

Il fulcro della richiesta dei legali riguarda proprio questa legge che secondo gli avvocati sarebbe stata applicata erroneamente in modo retroattivo sul caso dell’ex governatore della Lombardia, dal momento che i reati da lui commessi – e per i quali è stato condannato – sarebbero stati commessi prima della sua entrata in vigore, elemento sul quale sarebbe stato presentato ricorso anche alla Corte Costituzionale a Venezia dai 2 avvocati. Roberto Formigoni è stato condannato dalla Cassazione lo scorso 21 febbraio per corruzione e per la creazione di fondi neri dalla Fondazione Maugeri e dall’Ospedale San Raffaele di Milano.

Formigoni ha favorito con l’approvazione di numerose delibere, in più circostanze, i due poli sanitari in cambio di cene in ristoranti di lusso pagate e vacanze in yacth. Nonostante l’istanza fosse stata respinta lo scorso marzo dalla Corte d’Appello di Milano, ora il sostituto procuratore Nicola Balice ha deciso di accoglierla considerata l’età del detenuto e lunedì i giudici decideranno se concedere i domiciliari o meno a Roberto Formigoni.

Il volontariato in convento

Dalla condanna sopraggiunta lo scorso febbraio, Roberto Formigoni si trova recluso nel carcere di Bollate. Davanti ai giudici, l’ex politico di destra ha riconosciuto la gravità di quello che ha fatto. Come riporta il Corriere della sera, Formigoni ha detto: “Comprendo il disvalore dei miei comportamenti“. Riconoscendo la scorrettezza delle sue condotte, l’ex governatore della Lombardia ha anche affermato che se gli verranno concessi gli arresti domiciliari, chiederà l’autorizzazione a fare volontariato in un convento di suore.