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Carabiniere ucciso a Roma, l’arma del delitto portata in Italia dagli USA

Pubblicato: 29/07/2019 09:46

Oggi, alle 12,00, a Somma Vesuviana, si terranno i funerali del carabiniere ucciso a Roma, Mario Cerciello Rega, e, mentre la famiglia e le istituzioni si preparano a porgere l’estremo saluto al militare dell’Arma, continuano le indagini. Gli inquirenti sono riusciti a individuare il pusher che avrebbe venduto ai due americani l’aspirina al posto della droga innescando così la catena di eventi che ha portato uno dei due cittadini USA, Elder Finnegan Lee, a uccidere il vicebrigadiere. Dall’autopsia intanto emerge che non sono state 8 coltellate a spezzare la vita di Mario Cerciello Rega, ma 11 colpi di baionetta inferti con un arma che sarebbe stata portata in Italia dagli USA.

Individuato il pusher dell’aspirina

Come riporta Tgcom 24, gli inquirenti hanno individuato il pusher che l’intermediario Sergio Brugiatelli avrebbe indicato ai due giovani americani, Elder Finnegan Lee e Christian Gabriel Natale Hjorth, fermati con le accuse di omicidio aggravato e tentata estorsione per l’assassinio del carabiniere ucciso a Roma, Mario Cerciello Rega. Si tratterebbe di un italiano, ma non è ancora stato divulgato il suo nome. Prima che commettessero l’omicidio, materialmente eseguito da Elder Finnegan Lee, i due americani si sono resi conto che il pusher aveva venduto loro aspirina e non cocaina, i due hanno poi sottratto all’intermediario che gli ha indicato lo spacciatore il borsello che ha innescato la serie di eventi che poi portato all’omicidio del militare dell’Arma.

Infatti, l’uomo sarebbe poi stato contattato dagli stessi due giovani statunitensi che gli avrebbero detto di volere in cambio della restituzione del borsello un grammo di cocaina e 100 euro. Sergio Brugiatelli ha così allertato il 112 e, all’appuntamento stabilito con i de giovani, sarebbero andati il carabiniere ucciso e il suo collega in borghese. Il pusher, di nazionalità italiana, e l’intermediario, Sergio Brugiatelli, si troveranno entrambi indagati per reati connessi alla droga, come riferisce Tgcom 24.

L’autopsia: Mario Cerciello Rega ucciso con 11 colpi di baionetta

Dall’autopsia è intanto emerso che il carabiniere ucciso a Roma, Mario Cerciello Rega, è stato ammazzato da 11 colpi di baionetta e non da 8 coltellate come era inizialmente emerso. A stroncarlo sarebbe poi stata una violenta emorragia interna causata proprio dai colpi inferti da Elder Finnegan Lee. L’autopsia eseguita dall’istituto di medicina legale de La Sapienza ha quindi chiarito la dinamica della morte del vicebrigadiere. È anche emerso che l’arma sarebbe stata portata in Italia dagli USA.