Mentre i due imputati per l’omicidio di Mario Cerciello Rega, Elder Finnegan Lee e Christian Gabriel Natale Hjorth, “stanno ricevendo assistenza consolare” in carcere da parte delle autorità USA, come riferisce Ansa, l’Italia entra nel dibattito internazionale a causa della foto in cui Natale Hjorth appare bendato e ammanettato.
Sul caso del carabiniere ucciso a Roma, si è espressa anche la cittadina statunitense Amanda Knox che in Italia è stata reclusa e poi scagionata per un altro caso di omicidio, quello della sua coinquilina Meredith Kercher.
La foto di Natale Hjorth bendato e ammanetto fa il giro del mondo
Il caso del carabiniere ucciso a Roma, Mario Cerciello Rega, sta chiaramente facendo il giro del mondo non solo per la nazionalità dei due imputati per il suo omicidio, Elder Finnegan Lee e Christian Gabriel Natale Hjorth, rispettivamente di 19 e 18 anni, entrambi cittadini USA, ma soprattutto per la foto circolata di quest’ultimo prima dell’interrogatorio e in cui è ammanettato e bendato.
Lo scatto ha suscitato indignazione perché rivelatore di un atteggiamento non degno di uno Stato di Diritto, secondo alcuni osservatori, e anche per le eventuali implicazioni che avrebbe in sede giudiziaria, rappresentando un elemento a sostegno della difesa. Sull’accaduto si è espressa anche Amanda Knox scagionata per l’omicidio avvenuto nel 2007 della sua coinquilina Meredith Kercher, a Perugia, e a cui di recente ha dato ragione la Corte di Strasburgo, condannando l’Italia a risarcirla con 18mila euro per il trattamento riservatole in sede di interrogatorio, quando è stata vittima di maltrattamenti.
Le parole di Amanda Knox sul caso del carabiniere ucciso a Roma
Amanda Knox ha rivelato su Twitter che in tanti le chiedono di commentare l’uccisione di Mario Cerciello Rega e di voler quindi dire la sua. La 32enne ha condiviso un articolo de The Washington Post sull’omicidio del vicebrigadiere di Somma Vesuviana e si è così espressa sul caso del carabiniere ucciso a Roma: “In tanti mi stanno chiedendo la mia su questo caso. Tutto quello che posso dire è: io sospendo ogni giudizio. Il processo dovrebbe svolgersi in un’aula di tribunale e non di fronte all’opinione pubblica. In ogni caso, è una tragedia. Il mio cuore è vicino alla famiglia della vittima“.
Nelle sue parole si può forse anche leggere un vago riferimento alla sua vicenda personale, lei che è stata additata per anni come l’assassina di Meredith Kercher. Il suo appare quasi come un appello affinché non si dia troppo risalto al giudizio dell’opinione pubblica.
Many are asking me about this case. All I can say is: I’m withholding judgment. It should be tried in the court of law, not the court of public opinion. In any case, it’s tragic. My ❤️ goes out to the victim’s family.https://t.co/n6sh8lhluV
— Amanda Knox (@amandaknox) July 29, 2019