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Roberto Formigoni: da agosto niente più vitalizio né pensione

Pubblicato: 30/07/2019 18:53

Il Senato ha deciso: da agosto Roberto Formigoni non riceverà più il vitalizio e la pensione. La decisione è arrivata oggi dopo che il Consiglio di presidenza del Senato ha preso atto della sentenza di conferma della condanna per corruzione emessa dalla Cassazione a febbraio.

La conferma della condanna

L’ex presidente della regione Lombardia era già stato condannato, nel settembre 2018, per corruzione dalla Corte d’Appello con il massimo della pena, 7 anni di detenzione. Il caso, che riguardava dei fondi neri dirottati verso il Maugeri e il San Raffaele, aveva suscitato molto clamore. Si trattava di circa 200 milioni di euro di rimborsi pubblici finiti nelle casse delle cliniche, in cambio di vacanze e oggetti di lusso che queste offrivano ai vertici del Pirellone. Poi, nel febbraio di quest’anno, la Cassazione ha deciso di confermare la sentenza, riducendo gli anni da 7 a 5 e 10 mesi, rendendo esecutivo l’arresto di Roberto Formigoni.

Altra batosta per Roberto Formigoni

Oggi è arrivata un’altra batosta per l’ex governatore, il Senato ha deciso di revocargli il vitalizio e il trattamento pensionistico da agosto. Lo ha comunicato alla stampa Laura Bottici, senatrice del M5S e Questore del Senato. La Bottici ha fatto sapere che il Consiglio di presidenza del Senato ha preso atto della sentenza con la quale la Cassazione ha confermato la condanna nei confronti di Formigoni. Inoltre, è stata disposta la sospensione dell’erogazione della pensione e del vitalizio, prevista dalla delibera del 2015 per i parlamentari condannati in via definitiva.

Gli arresti domiciliari per l’ex governatore

In ogni caso, l’ex governatore della Lombardia ha ottenuto, nei giorni scorsi, ciò che auspicava, ovvero gli arresti domiciliari. Dopo 5 mesi di detenzione, Formigoni ha tirato un sospiro di sollievo, perché, nonostante debba ancora scontare 5 anni e 5 mesi, potrà stare a casa. Inoltre, gli sono state concesse due ore al giorno per uscire e il tempo necessario per le visite mediche. Il giudice ha deciso che non potrà rilasciare interviste e, infatti, le sue prime parole non appena uscito dal carcere di Bollate, sono state riportate dal professore universitario, suo amico, che lo ospita.