A distanza di una settimana dalla morte del finanziere miliardiario Jeffrey Epstein, in carcere con l’accusa di abuso e traffico di minori, arriva il referto dell’autopsia che toglie ogni dubbio in merito alla causa della morte.
Jeffrey Epstein si è suicidato
Il referto medico dell’esame autoptico conferma il suicidio. Jeffrey Epstein si è impiccato nella sua cella del carcere Metropolitan Correctional Center di Lower Manhattan. La dichiarazione arriva proprio dal capo del pool di medici legali che si è occupata dell’autopsia, Barbara Sampson.
I referti medici smentiscono la pista dell’omicidio e le teorie complottiste che hanno fatto da padrone nell’ultima settimana, resta però aperta l’indagine legata all’irregolarità presentatasi il giorno della morte di Epstein; il miliardario infatti avrebbe dovuto essere sotto costante sorveglianza, fatto che non si è verificato nel lasso di tempo in cui l’uomo si è ucciso.
I legali di Epstein non sono soddisfatti
Secondo quanto riferito da CNN i legali di Epstein non si sono detti soddisfatti dai risultati dell’autopsia e da quanto accaduto al loro assistito, secondo gli avvocati urge una maggiore assistenza nelle carceri: “Nessuno dovrebbe morire in prigione e nessuno, tantomeno il signor Epstein presunto innocente che non ha violato nessuna regola detentiva” scrivono i legali aggiungendo che: “Nessuno dovrebbe essere imprigionato per la fretta e vivere in condizioni ‘medievali’ come ha vissuto Epstein nelle sue ultime ore. La sua sicurezza era sotto la responsabilità del MCC ed è insindacabile che le autorità abbiano violato il protocollo”.
Il caso Epstein
Jeffrey Epstein ex broker di Manhattan e miliardario amico di personaggi illustri come Donald Trump, la famiglia Clinton e il principe Andrew, figlio della regina Elisabetta, era stato accusato di abusi sessuali, prostituzione e traffico di minori. Arrestato all’inizio dello scorso luglio e rinchiuso nel carcere MCC di lower Manhattan, dalla metà del mese scorso era sorvegliato speciale in quanto aveva già tentato il suicidio.
Epstein era stato inserito nel programma di prevenzione suicidi nelle carceri che consiste nel controllo del detenuto ogni 30 minuti e un compagno di cella fisso.