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Di Battista torna alla ribalta e non risparmia nessuno

Pubblicato: 12/09/2019 20:49

Se la situazione politica italiana sembra lentamente tornare alla normalità dopo una crisi politica lanciata dall’ex ministro dell’interno Matteo Salvini il 9 agosto scorso, trasformatasi poi in crisi istituzionale con le dimissioni del Premier Conte e finita con il Conte-bis grazie ad un accordo tra PD e M5S, c’è qualcuno che, dopo aver sconsigliato in ogni modo tale soluzione ora, a cose fatte, torna a dire la sua. 

Si tratta di Alessandro Di Battista che, ospite del programma in onda su Rete4 Diritto e Rovescio, ha commentato la situazione attaccando duramente i due Matteo. 

Il ritorno di Alessandro Di Battista

Come quei personaggi dei romanzi che nell’arco della trama spariscono per poi tornare e colpire al momento giusto, ecco che Alessandro Di Battista è tra gli ospiti della prima puntata della stagione del programma Diritto e Rovescio. Argomento principale dell’intervista il Conte-bis sul quale Di Battista non è riuscito a nascondere il suo scetticismo: “Speriamo bene, che vi devo dire? Non è un segreto di Stato il fatto che io sia scettico”. Ha detto riferendosi all’accordo PD-M5S sul quale è sempre stato contrario asserendo, circa un mese fa, che sarebbe stato meglio tornare ad un governo giallo-verde. “Conosco il PD” ha affermato “Aspetterò di vedere e giudicherò i risultati”. 

Di Battista augura per il meglio al collega e amico Luigi Di Maio e di fare il bene e l’interesse del popolo italiano. 

Salvini e l’ubriacatura di potere

Se sul PD Di Battista afferma di non aver cambiato idea e di vederlo sempre come il partito a tutela di un sistema vecchio e abbattere, non si è risparmiato sul leader del Carroccio: “Fondamentalmente lui ha avuto lo stesso vizio di Renzi: un’ubriacatura di potere. Un’arroganza tale che l’ha fatto sentire il re del mondo”. 

Di Battista ha detto che la folla acclamante ai suoi comizi e non solo ne sono stata la causa: “Si è sentito amato più di ogni altro, ma ha sottovalutato le regole parlamentari e ha commesso un autogol clamoroso. Si è montato la testa e ha preso una craniata”. Secondo la sua analisi, il terreno sul quale cammina Matteo Salvini non è saldo come vuole far credere: “ pubblicamente sono compatti e difendono il Capitano poi, privatamente, ne dicono di peste e corna“.

Renzi ha agito per istinto di sopravvivenza

Di Battista non ha risparmiato neppure Matteo Renzi, sul quale ha detto che si è resto protagonista di un mero e proprio atto di sopravvivenza. “Se si fosse andati al voto, la maggior parte dei suoi parlamentari, non sarebbero stati candidati da Zingaretti e lui si sarebbe trovato con un pugno di mosche in mano. Ha agito essenzialmente per istinto di sopravvivenza” ha commentato, affermando che a suo parere Matteo Renzi avrebbe dovuto lasciare la politica tempo addietro.