Il 2023 è un anno che potrebbe segnare la svolta, almeno in California. Il governatore Gavin Newsom ha infatti recentemente firmato una serie di importanti norme. Tra queste, il divieto di vendita e produzione di qualsiasi prodotto derivato da pelliccia animale. Si tratta di una svolta decisiva nella lotta agli abusi sugli animali, portata avanti da decine di paesi ormai da anni.
Nessuna traccia di pellame
Quello di Newsom è a tutti gli effetti il primo Stato americano a prendere una simile decisione. La normativa, firmata venerdì scorso, renderà illegale la vendita, la donazione o la fabbricazione di nuovi prodotti in pelliccia nel territorio. Scarpe, borse, e qualsivoglia accessorio: nessuna traccia di alcun tipo di pellame. La normativa sarà ufficialmente in vigore dal 1° gennaio del 2023. Pena per i trasgressori: dai 500 ai 1000 dollari.
California is now the first state to ban fur products. The cruel treatment of animals must come to an end. https://t.co/QKPaDw9z9P
— Gavin Newsom (@GavinNewsom) October 13, 2019
La normativa, però, ammetterà delle eccezioni: sono esenti pellami usati per fini religiosi o quelli utilizzati dalle tribù di nativi americani e anche quelle legalmente ottenute con la licenza di caccia. Inoltre, come riportato dal San Francisco Chronicle, il divieto non si applicherà alle pelli di mucca e alla pelle di cervi, pecore e capre.
Altre norme pro animali
Newsom ha molto a cuore la sorte e la salvaguardia degli animali. Di fatti, il governatore ha anche voluto che si vietasse, nel circo, l’utilizzo di animali come tigri ed elefanti. A questo, si aggiunge un decreto per cui sarà proibito cacciare, intrappolare e uccidere i gatti selvatici ed evitare che i cavalli finiscano al massacro.
“Oggi è un giorno storico“
“Oggi è un giorno storico per gli animali in California, compresi quelli che sono stati spinti a esibirsi in circhi o scuoiati vivi per la loro pelliccia o pelle”, ha dichiarato Tracy Reiman alla CNN, vicepresidente e portavoce dell’organizzazione dei diritti per gli animali, People for the Ethical Treatment of Animals. L’associazione ha infatti collaborato attivamente con Newsom, per fa sì che l’esempio americano possa diffondersi il più rapidamente possibile a livello mondiale. In generale, sembra già muoversi qualcosa (almeno a livello teorico): lo scorso maggio, la casa di moda Prada ha annunciato che avrebbe smesso di usare la pelliccia, a partire dalla sua linea primavera-estate 2020.