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Marco Carta, per il furto alla Rinascente chiesti 8 mesi

Pubblicato: 31/10/2019 12:49

Attesa in giornata la sentenza nei confronti di Marco Carta. Il cantante era stato arrestato il 31 marzo per un furto di alcune magliette alla Rinascente. Il pm intanto ha chiesto 8 mesi e una pesante multa, gli avvocati puntano alla piena assoluzione.

Il furto alla Rinascente

Si sta tenendo nella giornata di oggi il processo con rito abbreviato richiesto dai legali di Marco Carta. Il 34enne era stato arrestato con l’accusa di un furto alla Rinascente, magliette per un valore di 1.200 euro. Assieme a lui, era stata arrestata l’amica Fabiana Muscas.

La tesi difensiva degli avvocati di Marco Carta, Simone Ciro Giordano e Massimiliano Annetta, punta tutto sui video della sorveglianza. Secondo loro, infatti, negli stessi “non c’è la prova che sia stato Carta a entrare nel bagno a lasciare gli antitaccheggio che sono stati poi ritrovati lì“. A maggio, un giudice invalidò l’arresto per “carenza di gravità indiziaria”.

A metà settembre è stato chiesto il rito abbreviato, ma alla prima udienza il cantante non si era presentato. “Non è venuto perché questa vicenda gli ha causato molti problemi, per lui è stato un incubo” avevano dichiarato gli avvocati, che oggi puntano alla piena assoluzione. Prima del processo hanno dichiarato, secondo Repubblica: “Non abbiamo formulato subordinate o formule assolutorie che non fossero quelle dell’assoluzione piena”.

La richiesta del pm

Se da un lato gli avvocati di Marco Carta si dicono fiduciosi e sereni, “tanto siamo certi di quello che abbiamo detto” e riportato grazie ai filmati video, dall’altra parte il pm va giù duro.
La richiesta del pm Nicola Rossato è infatti di 8 mesi e 400 mila euro di multa. La sentenza è attesa per questo pomeriggio, mentre per quanto riguarda l’altra persona coinvolta nella vicenda, Fabiana Muscas, la data dell’udienza è il 17 dicembre. La donna, che secondo gli avvocati del cantante è l’unica responsabile del furto, ha chiesto di poter svolgere lavori socialmente utili per un’associazione di vittime femminili.