Arriva in questi momenti ma permane ancora in via di una conferma definitiva, la notizia circa la rivendicazione da parte dell’Isis dell‘attacco avvenuto ieri mattina tra Erbil e Kirkuk, in Iraq, in cui sono rimasti feriti 5 militari italiani di cui 3 in gravi condizioni. Un aggiornamento che arriva dunque a confermare sospetti che già preesistevano.
Iraq, la rivendicazione dell’Isis
Una notizia che via via viene confermata con la diffusione di un comunicato che si apprende direttamente dall’agenzia di propaganda Amaq. “Con l’aiuto di Dio, soldati del Califfato hanno colpito un veicolo 4X4 con a bordo esponenti della coalizione internazionale crociata ed esponenti dell’antiterrorismo peshmerga nella zona di Kifri – si ha lettura sull’AdnKronos – Con un ordigno, causando la sua distruzione e ferendo 4 crociati e 4 apostati“.
In IED Blast in Kirkuk, IS Claims Wounding “Crusader Coalition Forces” and Kurdish Counter-Terrorism Personnel https://t.co/sOLJmmsirq
— SITE Intel Group (@siteintelgroup) November 11, 2019
La Procura di Roma apre un fascicolo
La lotta al terrorismo continua e di ciò ne ha dato conferma anche questa mattina il ministro della Difesa Lorenzo Guerini che parlando al Tg1 ha così dichiarato: “Non ci sono evidenze che l’attacco fosse rivolto a militari italiani. L’Isis è stato sconfitto militarmente ma la lotta al terrorismo deve continuare“. Già dalle prime luci del giorno la conferma dalla Procura di Roma sull’apertura di un fascicolo per attentato con finalità di terrorismo e lesioni gravissime”. Sempre di oggi anche le parole, circa l’attacco, di Riccardo Saccottelli che reduce dell’attacco a Nassiriya ha voluto amaramente commentare l’accaduto, rivolgendosi alla sorte che a sua detta verrà riservata ai militari colpiti dall’attacco: “Se li dimenticheranno“.