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Iraq, l’ombra dell’Isis dietro l’attentato: i nomi dei militari italiani feriti

Pubblicato: 10/11/2019 22:38

Un team di militari italiani è rimasto gravemente ferito durante un attentato sulla strada tra Erbil e Kirkuk, in Iraq. L’attentato, portato a termine con un ordigno esplosivo artigianale, ha ferito gravemente 3 militari, che non sarebbero però in pericolo di vita. Secondo fonti dell’Adnkronos, i militari delle Forze speciali italiane stavano svolgendo un’esercitazione insieme ai peshmerga curdi nella zona del Kurdistan iracheno.

Attentato in Iraq: amputate le gambe a due militari italiani

Sempre l’agenzia stampa riporta che almeno per due militari della Task Force 44 è stato necessario amputare parzialmente le gambe. Traumi e costole rotte per altri due militari, che sarebbero in condizioni stabili, mentre un terzo rischierebbe di perdere il piede ed è al momento sotto osservazione. I feriti fanno parte del team composto dal  9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin” e dal Gruppo Operativo Incursori del COMSUBIN della Marina militare. I nomi dei militari sono Marco Pisani, Andrea Quarto, Paolo Piseddu, Michele Tedesco, Emanuele Valenza.

Sospetti sull’Isis, la Procura apre un fascicolo

Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha dichiarato al Tg1 che non ci sono certezze sul fatto che l’attacco fosse indirizzato contro militari italiani. “I nostri militari sono stati colpiti da un ordigno rudimentale mentre rientravano da una missione a supporto delle unità irachene. Nessuno è in pericolo di vita, ma sono stati interessati da lesioni molto gravi. I primi soccorsi sono avvenuti sul luogo dell’attentato e poi sono stati trasportati a Baghdad dove stanno ricevendo tutte le cure necessarie“, ha dichiarato il ministro, “Non ci sono evidenze che l’attacco fosse rivolto a militari italiani. L’Isis è stato sconfitto militarmente ma la lotta al terrorismo deve continuare“.

Guerini ha spiegato come i militari italiani in Iraq facciano parte dell’operazione “Prima Parthica”, composta da 900 unità, di cui 600 dislocate in Iraq e 300 in Kuwait. I militari sono impiegati in attività di addestramento e supporto alle forze di sicurezza irachene. Mentre si attende di capire la natura dell’attentato, per quanto i primi sospetti si concentrino su Daesh, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per attentato con finalità di terrorismo e lesioni gravissime.

In copertina: immagine di repertorio

Ultimo Aggiornamento: 10/11/2019 22:54