Migliorano le condizioni dei 5 militari feriti in Iraq domenica scorsa, colpiti nell’attacco rivendicato dall’Isis avvenuto nella mattinata del 10 novembre tra Erbil e Kirkuk. Come si apprende da Ansa, i 5 dell’esercito italiano sono stati dimessi dal Role3, sito a Baghdad, dove erano stati trasferiti e sarebbero già rientrati in Europa.
Atterrato a Ciampino l’aereo con i 5 militari feriti in Iraq
AGGIORNAMENTO DELLE 18:42 – “Il Ministro Luigi Di Maio con il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini a Ciampino per accogliere i nostri militari feriti nell’attentato in Iraq“, è quanto si legge sulla pagina Facebook del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. È atterrato infatti a Ciampino, Roma, il C130 con a bordo i 5 militari feriti in Iraq dopo essere stati trasferiti in un primo momento in Germania. A bordo con loro sull’aereo anche i familiari che sarebbero volati anche loro in Germania in loro sostegno. “Ci stringiamo a loro e alle loro famiglia, felici di poterli riabbracciare. Siamo orgogliosi del lavoro che le nostre donne e i nostri uomini in uniforme svolgono con grande professionalità e coraggio ogni giorno nel mondo – si legge sempre sulla medesima pagina Facebook – Il loro impegno nelle aree di crisi rappresenta un contributo essenziale per difendere quei diritti, libertà e valori che stanno alla base della nostra costituzione e del diritto internazionale“.
Iraq, militari feriti nell’attacco rientrano in Europa
Un volo che dall’ospedale iracheno li ha trasferiti in Germania, a Ramstein dove è ubicato un ospedale militare della base aerea degli States. Lì, i 5 militari italiani rimasti feriti nell’attentato rivendicato dell’Isis, riceveranno le cure migliori e il più possibile specialistiche. A termine del ricovero in terra tedesca, i militari faranno rientro in Italia. Intanto, sul sito del Ministero della Difesa, la nota stampa del Ministro Guerini che sta seguendo con attenzione gli sviluppi legati all’attacco: “Il Ministro – si legge nella nota firmata il 10 novembre scorso – Esprime la più profonda vicinanza alle famiglie e ai colleghi dei militari coinvolti“.
I 5 militari vittime dell’attentato in #Iraq sono in condizioni stabili, stanno raggiungendo l’ospedale di Ramstein dove riceveranno cure specialistiche prima del rientro in Italia. @guerini_lorenzo: a disposizione delle famiglie
— Ministero Difesa (@MinisteroDifesa) November 12, 2019
un C130 dell’@ItalianAirForce per raggiungerli
La testimonianza del tenente
Intanto Il Giornale diffonde invece il drammatico racconto postumo ma vissuto in presa diretta da Ranj Rizgar Noah, il tenente di prima classe intervistato da Fausto Biloslavo, presente in Iraq al momento dell’attacco. “Eravamo a 200 metri dal punto di arrivo quando la bomba è esplosa. Mi trovavo nel mezzo davanti e quando ho sentito il rumore della deflagrazione ho subito guardato nello specchietto – racconta il tenente – Siamo scesi e mi sono reso conto che l’ordigno aveva fatto saltare il veicolo dietro, un Ford che trasportava 5 italiani dei corpi speciali e 2 Peshmerga rimasti tutti feriti“. Sempre Ranj Rizgar Noah, a Il Giornale: “Non so dire se era specificatamente per noi, ma i terroristi si sono resi conto dell’operazione e hanno visto i veicoli che si erano mossi prima sulla stessa strada. Non c’è dubbio che era una bomba dell’Isis“.