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Gabriel Garko svela un episodio di sabotaggio: “Forse volevano farmi fuori”

Pubblicato: 21/11/2019 17:32

Gabriel Garko torna a parlare di sé e di un drammatico evento in cui avrebbe potuto rischiare la vita. Recentemente l’attore si è messo a nudo raccontando di essere sfuggito a un uomo che ha tentato di abusare di lui. Questa volta la vicenda è datata 2014: qualcuno avrebbe sabotato la sua auto con il chiaro intento di fargli del male.

L’auto manomessa che avrebbe potuto ucciderlo

In questi giorni l’attore Gabriel Garko sta promuovendo il suo libro Andata e Ritorno in cui confessa e rivela la sua vita. Non è però l’unico luogo in cui ha deciso di raccontare aneddoti su di sé. Al settimanale Chi ha infatti parlato di un grave episodio che lo ha segnato profondamente nel 2014:Forse volevano farmi fuori e io ne ho parlato soltanto ora – si confida l’attore – Cosa spinge qualcuno a farmi del male? Faccio fatica a spiegarmelo anch’io. Nonostante le denunce fatte, non ho mai scoperto chi fosse il mandante. Nessun volto, nessun nome, soltanto la consapevolezza che a bordo della macchina manomessa avrebbe potuto rischiare molto.

Gabriel Garko vittima di insinuazioni e malelingue

Gabriel Garko ha rivelato di essere da sempre bersaglio di odio viscerale. Così ha confessato: “Una volta,  fuori dal cancello di casa, mi scrissero: ‘Garko drogato’. Anche sui social i follower non tengono a freno la lingua, ma anzi, ogni pretesto è buono per seminare veleno. “Qualche giorno fa, su Instagram, hanno scritto che porto il parrucchino – racconta l’attore – Arriva un momento dove ci ridi su e non ci resti più male, tanto se non ho il parrucchino, sono rifatto. E se non sono rifatto, sono incapace”. La tregua dalle malelingue è un lusso che quasi nessun personaggio famoso può concedersi. Gabriel Garko è poi spesso sotto i riflettori di gossip e insinuazioni sulla sua vita privata, come il recente sospetto di un matrimonio con Gabriele Rossi. Molto spesso l’attore pare sia stato giudicato anche da chi non lo conosce affatto o non lo ha mai visto recitare. Sul fatto argomenta così: “C’è chi la chiama invidia sociale. Fortuna che il successo, alla fin fine, lo decreta sempre il pubblico”.