Il lungo percorso di Manuel Bortuzzo, per riprendere in mano a pieno la sua vita, è diventato una metafora di rinascita e, per molte persone che seguono la sua storia, rappresenta un’ispirazione. Dopo quella tragica notte del 3 febbraio, quando Manuel è stato raggiunto da un colpo di pistola che lo ha lasciato paralizzato dalla vita in giù, il nuotatore 19enne non si è mai perso d’animo. Ha capito che ad aspettarlo c’era una lunga battaglia ma lui non si è arreso, anzi, ogni passo in avanti lo affronta con tutta la grinta e la forza che possiede, ma soprattutto con il sorriso.
Oggi per Manuel è arrivata un’altra lieta notizia, dopo quella speranza che si è riaccesa di poter tornare a camminare, è arrivata una piccola soddisfazione che ai più può sembrare effimera, Bortuzzo potrà tornare a guidare.
Manuel Bortuzzo torna a guidare
A riportare la lieta notizia è Il Messaggero che ha intervistato Manuel e il suo papà. “Pà per i primi centro chilmetri guiderò io” avrebbe detto entusiasta il nuotatore. Dopo il ritiro di una Jeep Renegade con i comandi speciali, Manuel Bortuzzo e suo padre intraprederanno un lungo viaggio da Treviso a Roma. L’auto è un regalo da parte dei dipendenti e della proprietà della concessionaria auto De Bona, dove il padre di Manuel lavora.
L’esame la prossima settimana
Prima di partire per il viaggio in auto, Manuel Bortuzzo sosterrà l’esame di patente B speciale. Succederà tutto martedì 3, dopodiché ritireranno l’auto. I due sono entrambi entusiasti, anche papà Franco ha scherzato sulla vicenda: “Finalmente guiderai un po’ tu” ha detto.
Il sogno di Manuel però resta sempre quello di tornare a camminare: “Mi sto impegnando giorno per giorno per realizzarlo” ha dichiarato.