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Benzina, si prevedono nuove accise: il governo prepara la stangata

Pubblicato: 05/12/2019 10:03

Il Governo ha depositato in Commissione Bilancio del Senato un emendamento che dovrebbe entrare a far parte della Manovra. Tra i punti salienti, il possibile aumento delle accise sulla benzina a partire dal 2021, la “Robin tax sui concessionari e la diminuzione della tassa sulla plastica.

Dal 2021 possibile aumento delle accise sulla benzina

Non è una misura approvata, né qualcosa di certo, ma il governo nell’emendamento alla Manovra presentato in questi giorni ha aumentato le clausole di salvaguardia che riguardano le accise sulla benzina. Il Governo prevede 3,1 miliardi di aumento in 3 anni e se non troverà le coperture, allora scatterà l’aumento al costo del carburante, specialmente benzina e diesel. Tale aumento delle accise dovrebbe quindi partire dal 2021: ci sarà quindi tempo l’anno prossimo per trovare le coperture e sterilizzare queste clausole. In modo simile in passato i governi hanno scongiurato aumenti delle stesse accise e il tanto temuto aumento dell’iva.

Si dimezza la tassa sulla plastica

Tra gli altri provvedimenti inseriti nell’emendamento presentato, c’è quello della cosiddetta plastic tax, la tassa sulla plastica che prevedeva un costo aggiunto di 1 euro ogni chilo di plastica. Molti i pareri contrari sulla tassa, specie dal momento che dall’anno prossimo l’Europa ha messo al bando la plastica monouso. Il governo, con questo emendamento e come spiegato dal Sole 24 Ore, ora allenta la presa. Si parla infatti di ridurre da 1 euro a 50 centesimi il costo sulla plastica, ma per il momento non è prevista l’abolizione totale. Restano esclusi i prodotti realizzati con plastica riciclata, così come i dispositivi medici.

La “Robin tax” per i concessionari

Se da una parte si allenta la presa sulla plastica, dall’altra l’emendamento prevede un aumento per i concessionari. Tale misura è chiamata “Robin tax” e include un aumento del 3% dell’Ires (Imposta sul Reddito delle Società) sui concessionari. Sono interessate dalla manovra quelle società che controllano in concessione porti, aeroporti, ferrovie, radio, Tv, produttori di energia elettrica. La tassa includerebbe inoltre anche le autostrade, nonostante sia sul tavolo la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia fortemente voluta dal M5S.

Le altre misure dell’emendamento

Oltre all’aumento della clausola di salvaguardia sulle accise, il dimezzamento della plastic tax e l’aumento al 3% della Robin tax, l’emendamento include altri accorgimenti alla manovra.
Quasi azzerata la tassa sulle auto aziendali, che verrà articolata su 4 fasce a seconda delle emissioni. Viene poi ridotta la polizza Rc auto e la classe di merito più favorevole verrà applicata a tutti i membri del nucleo familiare. Inoltre, previsti 50 milioni destinati al fondo affitti, 300 al Fondo Esigenze Indifferibili, 40 per i Vigili del Fuoco e molto altro.

Il Governo chiederà la fiducia sul maxi-emendamento lunedì 9 dicembre, giorno in cui arriverà in Aula.

Ultimo Aggiornamento: 05/12/2019 15:05