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Lara Comi torna libera: domiciliari revocati

Pubblicato: 06/12/2019 09:22

Lara Comi torna libera dopo gli arresti domiciliari: la misura cautelare è stata revocata dal Tribunale del Riesame di Milano. L’ordinanza era stata eseguita il 14 novembre scorso, nell’ambito del secondo filone dell’inchiesta ‘Mensa dei poveri’, riguardante presunti finanziamenti illeciti e tangenti. Pochi mesi prima, l’indagine aveva portato all’esecuzione di 43 misure cautelari.

Domiciliari revocati per Lara Comi

Lara Comi non è più agli arresti domiciliari: la decisione di revoca della misura cautelare, eseguita a suo carico il 14 novembre scorso, è arrivata dal Tribunale del Riesame di Milano che avrebbe parzialmente accolto il ricorso del legale dell’ex eurodeputata FI, Gian Piero Biancolella.

Il difensore, che aveva presentato il ricorso contro l’ordinanza emessa nell’ambito del secondo filone dell’inchiesta ‘Mensa dei poveri’ (su presunti finanziamenti illeciti e tangenti), ha espresso un punto di vista dopo la revoca, riportato dall’Ansa: “Ero certo che oltre 5 ore di interrogatorio, i documenti prodotti e due ore di discussione al Riesame avevano lasciato il segno“.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i giudici milanesi avrebbero sostituito i domiciliari con l’interdizione dall’esercizio dell’attività di impresa e di assumere cariche direttive per 6 mesi.

Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, i giudici avrebbero confermato sostanzialmente il quadro accusatorio per le ipotesi di corruzione e truffa.

Le tappe dell’inchiesta

Adesso l’impegno della difesa sarà quello di ottenere il proscioglimento da ogni accusa“, ha dichiarato il legale di Lara Comi, come riporta Adnkronos. L’ex europarlamentare di Forza Italia era stata sottoposta agli arresti domiciliari il 14 novembre scorso, con ordinanza eseguita nell’ambito del secondo filone dell’inchiesta ‘Mensa dei poveri’ su presunte tangenti e finanziamenti illeciti.

Si tratta della stessa maxi indagine che, il 7 maggio scorso, era sfociata nell’esecuzione di 43 misure cautelari.

Nell’ordinanza emessa a carico di Lara Comi, il gip aveva descritto l’indagata, “nonostante la giovane età“, come dotata di una “non comune esperienza con collaudati schemi criminosi“.