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Isabella Noventa, la madre in punto di morte ripeteva “assassini”

Pubblicato: 03/01/2020 12:08

Giungeva ieri la triste notizia della morte di una madre che fino all’ultimo ha chiesto di veder esaudito un solo desiderio, una speranza che mai nessuna madre dovrebbe serbare in cuore: riavere il corpo della figlia scomparsa nel 2016 e mai più ritrovata. Parliamo di Ofelia Rampazzo, la madre 87enne di Isabella Noventa venuta a mancare dopo una fulminante lotta contro il tumore.

Isabella Noventa, morta per un tumore la madre 87enne

Come si apprende da Il Gazzettino di Padova, Ofelia Rampazzo è venuta a mancare lo scorso 30 dicembre dopo essere stata ricoverata per un tumore al cervello circa un mese fa all’ospedale Sant’Antonio di Padova. Ieri i funerale dell’87enne che da anni, dopo aver chiesto giustizia per l’omicidio della figlia Isabella – segretaria 55enne per la cui morte in carcere si trovano 3 persone, i fratelli Debora e Freddy Sorgato e Manuela Cacco – aveva sempre e solo supplicato di poter avere il suo corpo, mai ritrovato.

Il dolore disperato per Isabella anche in punto di morte

Drammatiche le parole del figlio e fratello di Isabella Noventa, Paolo, rilasciate a Il Gazzettino di Padova: “Mia mamma è morta senza conoscere la verità. Fino all’ultimo il suo pensiero è sempre stato per Isabella“. Esemplari gli ultimi momenti di vita della donna che anche in punto di morte, debilitata dalla malattia e ormai afflitta da un dolore costante e lancinante per la figlia, non avrebbe mai smesso di chiedere di lei: “Con un filo di voce che ormai le rimaneva ripeteva ‘assassini’ riferendosi a chi oggi è in carcere per Isabella. I Sorgato e la Cacco non hanno mai avuto una parola di pietà verdo la mia famiglia e neppure verso quella del sommozzatore della Polizia di Stato, Rosario Sanarico, morto il 18 febbraio del 2016 durante le ricerche nel Brenta del corpo di mia sorella“.

Nel dolore per la morte della madre e lo sconforto che da anni si trascina dentro, Paolo Noventa ammette di non avere alcuna intenzione di abbandonare la battaglia della sua famiglia: “Tra pochi giorni ricorrono i 4 anni dalla morte di Isabella. É drammatico e triste allo stesso tempo sapere che non vi sia una tomba dove poter andare a portare un fiore. Dopo la morte di mia madre mi auguro che qualcosa possa muoversi nelle coscienze di questi 3 individui che fino ad oggi non hanno mai accennato ad un pentimento”.