La 36enne vittima dello stupro commesso da due ex militanti di CasaPound, movimento di estrema destra, ha presentato ricorso in Appello dopo la condanna dello scorso novembre. L’avvocato spiega che alla base di questa decisione ci sarebbe la mancata condanna di Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci per lesioni, non riconosciute come aggravanti. Inoltre la donna non avrebbe ancora ricevuto il risarcimento previsto come presupposto per il riconoscimento ai due uomini delle attenuanti generiche prima del processo.
Stupro a Viterbo: la vittima ricorre in Appello
Il legale della 36enne, Franco Taurchini, aveva già annunciato la decisione di ricorrere in appello dopo la sentenza. L’avvocato accusa il giudice di non aver riconosciuto il reato di lesioni per il pugno in faccia con cui i due avrebbero colpito la vittima durante lo stupro. Inoltre per Taurchini ci sarebbe stato un pregiudizio in merito al riconoscimento delle conseguenze psicologiche dello stupro sulla donna. “C’è un pregiudizio di base, che parrebbe essere suscitato dalle preesistenti fragilità psicologiche della vittima, come se potessero determinare una minore umanità rispetto a colui che non presenta patologia“, ha dichiarato, come riporta TusciaWeb. Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci non avrebbero poi pagato 20mila euro, parte dei 60mila euro riconosciuti come risarcimento dal giudice.
I filmati dello stupro nelle chat Whatsapp
L’avvocato Taurchini pone l’accento anche sui video dello stupro che i due ex militanti di CasaPound avrebbero fatto. Le immagini delle brutale violenza subita dalla 36enne sarebbero state condivise in chat di gruppo. Per l’avvocato, “nella sentenza, è stata completamente omessa la valutazione delle conseguenze dannose derivanti dalla diffusione dei filmati sulle chat di gruppo WhatsApp come fossero un trofeo“. La donna, spiega Taurchini, dovrà fare i conti con la paura che i video, su una piattaforma del genere, continuino ad esistere per sempre.
Anche i legali di Francesco Chiricozzi, ex consigliere comunale di un paesino nel viterbese, e Riccardo Licci sono ricorsi in Appello. Le condanne, a loro avviso, sono state troppo dure: i due sono stati condannati rispettivamente a 3 anni e 2 anni e 10 mesi. Lo stupro è avvenuto tra l’11 e il 12 aprile in un pub, l’Old Manners, un cui Chiricozzi e Licci avrebbero attirato la vittima. La donna sarebbe stata drogata, poi è stata picchiata e violentata per ore, mentre lo stupro veniva filmato e diffuso.