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Francesca, la precaria che ha isolato il Coronavirus: ”L’Italia deve dare più dignità ai ricercatori”

Pubblicato: 05/02/2020 19:07

La ricercatrice dell’ospedale Spallanzani, che ha isolato il codice genetico del Coronavirus, è Francesca Colativa, molisana di 31 anni. È lei l’eroina italiana che ha ottenuto un risultato fondamentale per lo sviluppo di una terapia e la realizzazione di un futuro vaccino. Insieme a lei hanno lavorato duramente altre due donne, sue colleghe, Concetta Castilletti e Maria Rosaria Capobianchi.

“Guadagno sui 20 mila euro all’anno”

La protagonista di questo traguardo, prima a raggiungerlo in Europa, è precaria e ad una intervista a La Repubblica ha detto: “Sono sei anni che lavoro qui (ospedale Spallanzani di Roma), prima con un co.co.co, ora con un contratto annuale. Guadagno sui 20 mila euro all’anno. L’Italia deve dare più dignità ai ricercatori”

In passato Francesca aveva studiato altri virus. Per comprendere l’epidemia di ebola ha lasciato l’Italia diverse volte, andando in Liberia e in Sierra Leone per lunghi periodi. Qui ha partecipato a progetti di sicurezza e cooperazione al termine dell’emergenza.

Francesca ha voluto anche lanciare un appello: Il nostro lavoro non è un gioco: anche la più piccola ricerca è il tassello di un puzzle che porta cure ed effetti. Ma bisogna passare per i piccoli passi, esperimenti a volte molto basilari. Mi auguro che questa occasione possa contribuire a far vedere la ricerca in modo diverso”.

L’assessore alla Sanità promette: “Colavita sarà stabilizzata”

Francesca si è distinta nella ricerca sul Coronavirus e il suo lavoro è di orgoglio nazionale. L’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato promette: Colavita sarà stabilizzata, perché rientra nei criteri normativi. Ma queste persone che lavorano nel silenzio per tutti sono risorse insostituibili per tutti noi”. Il laboratorio in cui i ricercatori lavorano è aperto 24 ore su 24 e negli ultimi 10 giorni hanno lavorato molto intensamente. Si tratta di un’impresa impegnativa, ma Francesca Colavita ha precisato: “Lo faccio per passione“.

Lavora per una causa, non per gli applausi

Francesca, a 18 anni, ha avuto l’opportunità di accettare un posto fisso nel ramo amministrativo, ma lei ha voluto inseguire i suoi sogni. Nell’intervista sopra citata ha detto: “Sembra strano, ma studiare i virus è stimolante, è una sfida costante, una battaglia in cui stare sempre all’erta. Da parte mia, ho solo fatto il mio lavoro: quello che voglio, devo e mi piace fare. Nulla di più rispetto ai miei colleghi. In questi giorni tutto è amplificato, abbiamo avuto successo, ma la ricerca è questa”. La molisana, di Campobasso, sembra aver trovato il suo posto. “Aveva vinto un concorso qui a Campobasso, da ricercatrice a tempo indeterminato – dice la mamma Marilina – ma ha deciso di restare allo Spallanzani”. È nella capitale che vuole lavorare. Così ha detto l’altro ieri al governatore del Lazio Nicola Zingaretti che l’ha ricevuta insieme alle colleghe e all’ambasciatore cinese.