Vai al contenuto

Sanremo, le pagelle della finale: Diodato vince accontentando tutti

Pubblicato: 09/02/2020 02:31

Guardo Sanremo da una vita e per prepararmi a queste pagelle ho sentito 33 Festival, 690 canzoni in 165 giorni. È per questo che do i numeri.

Succede sempre, ogni anno. Le canzoni orribili della prima sera diventano delle mega hit. Ed eccoci qui, a cantare sul divano e a scrivere pagelle, le ultime, su un Festival su cui cala il sipario. Voti generosi come un ricco zio d’America. Perché l’effetto karaoke, dopo cinque sere, è assicurato. E allora apriamo i cuori, ma non proprio per tutti.

7 A MARA VENIER: si toglie le scarpe per scendere le scale e porta il suo amore della zia mood su tutto l’Ariston: spontaneità, fare verace e caciarone. Stampa due baci ad Amadeus come fosse un figlioccio (ma Zia Mara, lo sappiamo, è amica di tutti quelli che hanno mai guardato la luce rossa di una telecamera). Peccato il suo intervento duri quanto la serenità nel camerino di Morgan.

Mara Venier Sanremo
Mara Venier a Sanremo

10 A JOSÈ, IL FIGLIO DI AMADEUS: cinque serate, fino alle due di notte, a sentire cantanti che quando lui è nato avevano già superato i 60. E il tutto in prima fila con la telecamera sparata addosso, la camicia abbottonata fino al collo, il direttore di Rai 1 a fianco e un numero talmente elevato di sguardi addosso da non permettere nemmeno un attimo di svacco tra una Rita Pavone e un Michele Zarrillo. Sei il mio piccolo eroe Josè!

9 A DIODATO: una canzone classica, ma non vecchia. La voce è una spada e noi siamo senza scudo. Vince mettendo d’accordo la stampa (favoritissimo fin dalle prove per i giornalisti) e il pubblico (quotatissimo su Twitter). Si porta a casa anche il premio Mia Martini e quello Lucio Dalla. Diodato ha già vinto anche il premio Lunezia.

pagelle Diodato Sanremo finale
Diodato

5 A ENRICO NIGIOTTI: sulla carta funziona tutto: il capello ribelle, la cinta della chitarra con gli strass, il ritornello, lo sguardo che feconda indistintamente tutta la zona poltronissime. Ma alla fine, quest’anno, c’è qualcosa che non funziona. Sarebbe bello dire che scopriremo più avanti cos’è, ma è ora di far calare il sipario.

Enrico Nigiotti a Sanremo Finale
Enrico Nigiotti a Sanremo Finale pagelle

7 A FIORELLO: era tranquillamente un 10 ma il suo essere drama queen con Tiziano Ferro lo ha spogliato di un po’ di polvere di stelle. Il successo di questo Festival resta comunque una sua responsabilità per buona parte. Sempre divertente, ma dategli una vacanza: le 5 serate gli si leggono in faccia.

1 AGLI SPOT DI SANREMO: ho paura di aprire il frigo e trovarci quelle dell’Amica Geniale, quando vado a letto e spengo il mondo sento dentro la testa “Scivola Scivola Scivola”. Questa non è pubblicità, è sequestro di persona.

8 AL MONOLOGO DI TIZIANO FERRO: le parole giuste, dette in modo giusto. Credo semplicemente che Tizianone avrebbe potuto fare molto più che delle canzoni. Averlo per cinque sere è stata un’opportunità. Sprecata.

Tiziano Ferro
Tiziano Ferro a Sanremo

9 A PIERO PELÙ: che scende in platea, scippa una signora del pubblico e si porta la sua borsa sul palco. Si presenta a petto nudo, con una giacca Sergent Pepper e una scritta per il nipotino sul petto. Il nonno rock che tutti vorremmo.

Piero Pelù Sanremo pagelle finale
Piero Pelù

8 AI VESTITI DI LEVANTE: criticatissimi sui social per il loro essere praticamente identici, fatta eccezione per il colore, diventano una sorta di marchio di fabbrica e di stile. Stasera di una bellezza disarmante. E la canzone merita tanto. Almeno 5-6 posizioni in più in classifica. La sentiremo tanto (la sentiamo già) in radio.

N.C. AD ACHILLE LAURO: rispetto alle altre canzoni che crescono di ascolto in ascolto, Me ne frego – spogliata dalle provocazioni visive – si rivela nella sua pochezza. Lauro ha lasciato un segno in questo Festival, ma la sua canzone non l’ha fatto. Importa poco, in realtà. Si tratta di priorità e quella di Lauro non è la musica. Nel corso delle serate ha avuto una narrazione in 5 episodi. Stasera, per quello finale, in versione Maria Antonietta e con – prevedibile – bacio a Boss Doms.

10 ALLA LOMBARE DI RITA PAVONE: inchini di 90 gradi che nemmeno un’insegnate di pilates di 22 anni. E la sua discesa dalle scale con tacchi alti, fluida e veloce, gliela invidiano quasi tutte.

10 E LODE, UN BACIO IN FRONTE E UN CALDO ABBRACCIO AI CORISTI DI ELETTRA LAMBORGHINI: e non solo per il fatto di dover praticamente sostenere una canzone, quanto per l’infausto destino. Immaginatevi di studiare una vita in conservatorio per poi arrivare nell’orchestra dell’Ariston a sussurrare “Elettraaaa… Elettra Lamborghiniiii”.

8+ A SABRINA SALERNO: l’icona degli anni ottanta festaioli e radiofonici, quello stesso immaginario “Cecchettiano” che Fiorello e Amadeus ci hanno fatto intravedere con i loro ricordi, si esibisce con una versione 2020 della sua hit. Sempre freschissima e super valida. Dua Lipa, se ti sposti per favore…

Sabrina Salerno finale Sanremo pagelle
Sabrina Salerno

2 AL MECCANISMO: che senso ha azzerare tutto, dopo la proclamazione del podio, per far votare le stesse platee che hanno già decretato la prima classifica e per giunta con lo stesso peso?

Ultimo Aggiornamento: 10/02/2020 00:48