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Giuseppe Uva, assolti poliziotti e carabinieri: le motivazioni di sentenza

Pubblicato: 17/02/2020 16:37

L’assoluzione, per i 6 poliziotti e i 2 carabinieri che nel 2008 vennero accusati per la morte di Giuseppe Uva, si è fatta attendere ben 12 anni. 

La morte di Giuseppe Uva

Giuseppe Uva, originario della città lombarda di Varese, viene arrestato la notte tra il 13 e il 14 giugno 2008. Insieme ad Alberto Biggiogero, suo amico, viene fermato per disturbo delle quiete pubblica, reo di aver spostato delle transenne e un cassonetto dei rifiuti per le vie della città. Viene portato in caserma, insieme all’amico, per essersi rifiutato di lasciare le sue generalità e per aver minacciato a parole un residente svegliato dal baccano.

Giunti in caserma la situazione precipita.  Secondo Biggiogero, Uva è vittima di pestaggio e muore la mattina dopo per arresto cardiaco, nell’ospedale di Varese, dove è stato portato la notte per un TSO (trattamento sanitario obbligatorio). Arriva così la denuncia della sorella Lucia che, non convinta della vera causa della morte, presenta un esposto alla procura di Varese. Così inizia il caso che vedrà la fine solo l’8 luglio scorso, con l’assoluzione dei poliziotti e dei carabinieri coinvolti.

Le motivazioni della Corte di Cassazione

I giudici della V sezione della Corte di Cassazione si sono così pronunciati, come riporta AdnKronos: “Anche volendo ammettere che Giuseppe Uva disse forse di essere stato percosso o che urlò ‘assassini mi avete picchiato’, fatto sta che di quelle violenze fisiche non vi fu alcun riscontro”. Queste le motivazioni con cui, nella sentenza dell’8 luglio 2019, i giudici hanno ufficialmente scagionato i 6 uomini del corpo della Polizia di stato e i 2 carabinieri accusati di omicidio preterintenzionale e sequestro di persona.

Dopo 12 anni si è arrivati finalmente alla fine di uno di quei casi che ha diviso l’opinione pubblica. Luigi Empirio, uno dei poliziotti indagati, commenta così ad AdnKronos: “Le motivazioni lo dicono chiaramente, non c’è mai stata violenza nei confronti di Giuseppe Uva, lo dicevano anche le autopsie. Quattro pubblici ministeri di seguito hanno sempre chiesto il non luogo a procedere. Noi lo dicevamo da 12 anni e per 12 anni siamo stati sotto torchio in un processo solo mediatico”.