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L’Agcom multa il Festival di Sanremo per 1 milione e mezzo di euro

Pubblicato: 21/02/2020 21:02

Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, dopo attente analisi ha emesso una multa di 1milione e mezzo alla Rai. Ciò che ha portato l’Autorità ad una tale decisione è stata la “scorretta rappresentazione dell’immagine femminile

Agcom multa il Festival

Le denunce e le critiche mosse durante la settimana del Festival nei giorni successivi sembrano aver trovato riscontro. L’Agcom, l’organo competente nelle controversie tra utenti e operatori delle telecomunicazioni, ha multato la Rai per quanto emerso durante il Festival di Sanremo. Nel documento emesso dalle autorità competenti risulta che il Festival di Sanremo non abbia rappresentato la figura femminile nel modo corretto.

Nella dichiarazione, scaricabile dal sito dell’Agcom, si enuncia: “In relazione alla trasmissione del Festival di Sanremo si evidenzia che sono pervenute all’Autorità diverse segnalazioni che lamentavano la scorretta rappresentazione dell’immagine femminile e il ruolo stereotipato della donna nelle trasmissioni Rai”. Il testo continua con quanto concerne le attività di verifica: “Anche in questo in questo caso è stata verificata una carenza della particolare responsabilità richiesta alla Rai nella garanzia della dignità della persona e nella rappresentazione dell’immagine femminile”. 

Ancora non chiari gli episodi coinvolti

Ancora non si sa con certezza per quale serata la Rai e il Festival siano state sanzionate, l’Agcom non ha ancora rilasciato ulteriori dettagli. Dal momento dell’annuncio dell’esposto, sono state tante le ipotesi passate al vaglio. Tra le varie opzioni ipotizzate, al primo posto ci sarebbe la gaffe del conduttore Amadeus, quando, durante una conferenza stampa, si è complimentato con Francesca Sofia Novello “per la sua capacità di stare accanto a un grande uomo, stando un passo indietro”.

Altra ipotesi si potrebbe ricollegare alla partecipazione alla kermesse del rapper Junior Cally, cantante rap che in alcuni suoi testi ha usato parole violenti e sessiste; o ancora la rotazione senza sosta di uno spropositato numero di figure femminili, che hanno accompagnato Amadeus alla conduzione del Festival più famoso d’Italia.