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Coronavirus, Capuozzo rimprovera Conte: “Torni a bordo ca**o”

Pubblicato: 11/03/2020 13:47

Forti le parole di Toni Capuozzo, il giornalista italiano che prendendo in prestito le parole che De Falco pronunciò a Schettino, ai tempi del naufragio della Costa Concordia: “Presidente Conte, torni a bordo, ca**o“.

Toni Capuozzo, l’appello a Giuseppe Conte

L’emergenza da Coronavirus continua ad essere in cima agli argomenti del giorno e da Palazzo Chigi è arrivata questa mattina, per voce di Giuseppe Conte, comunicazione che in sede di Consiglio dei Ministri si è deliberato sullo stanziamento di 25 miliardi.

Una somma straordinaria volta a fronteggiare l’emergenza sanitaria ma anche economica che sta attraversa l’Italia, tuttora zona rossa per l’epidemia da Covid-19. Le parole di Toni Capuozzo puntano però l’attenzione su un aspetto più pratico: “Requisisca mascherine offerte su internet, ovunque possibile, e fatele distribuire gratis“, chiede il giornalista rivolgendosi al Presidente del Consiglio su Twitter.

Toni Capuozzo tweet
Il tweet di Toni Capuozzo

Capuozzo: “SopravVIVA L’ITALIA

Non proteggeranno milioni di immunodepressi, anziani, poveri o persone tranquillizzate da voi. Ma proteggeranno chi gli sta di fronte“, chiude così i 140 caratteri Capuozzo, sferrando un attacco al vertice del governo. E sempre sui social, ma questa volta su Facebook, Capuozzo descrive uno stralcio di quotidianità comune a molti in questi momenti, la desertificazione di città prima popolate e ora rase metaforicamente al suolo da un virus che le ha svuotate, silenziate e rese quasi del tutto invisibili ad occhio nudo.

Toni Capuozzo post Facebook
Il post di Toni Capuozzo su Facebook

Ieri anche il giovane che chiede l’elemosina davanti al bar dove bevevo un caffè prima di tornare a casa (servizio ai tavoli all’aperto senza maggiorazione) aveva la mascherina – scrive Capuozzo – Come le cassiere del supermercato, dove hanno messo sul pavimento le strisce per distanziare chi attende alla cassa. Come in farmacia, dove si entra in due alla volta, e adesso c’è una parete divisoria di vetro sul bancone. Forse stamane ha chiuso anche il caffè. Ai giardinetti per il cane siamo già abbastanza abituati a restare distanti, noi amici di cani maschi“.

La gente aspetta sul marciapiedi che si liberi un posto in farmacia, a chiedere le mascherine che non ci sono – sottolinea ancora, Capuozzo, premendo sull’argomento lanciando però un messaggio di speranza al grido di ‘sopravVIVA L’ITALIA’Se siamo così ce la faremo, ogni Caporetto ha il suo Piave. Se siamo come quella ragazza calabrese che vive a Milano, non è tornata da suo padre in Calabria e gli ha scritto: ‘Ti amo così tanto da starti lontana‘”.