Forti le parole di Toni Capuozzo, il giornalista italiano che prendendo in prestito le parole che De Falco pronunciò a Schettino, ai tempi del naufragio della Costa Concordia: “Presidente Conte, torni a bordo, ca**o“.
Toni Capuozzo, l’appello a Giuseppe Conte
L’emergenza da Coronavirus continua ad essere in cima agli argomenti del giorno e da Palazzo Chigi è arrivata questa mattina, per voce di Giuseppe Conte, comunicazione che in sede di Consiglio dei Ministri si è deliberato sullo stanziamento di 25 miliardi.
Una somma straordinaria volta a fronteggiare l’emergenza sanitaria ma anche economica che sta attraversa l’Italia, tuttora zona rossa per l’epidemia da Covid-19. Le parole di Toni Capuozzo puntano però l’attenzione su un aspetto più pratico: “Requisisca mascherine offerte su internet, ovunque possibile, e fatele distribuire gratis“, chiede il giornalista rivolgendosi al Presidente del Consiglio su Twitter.
Capuozzo: “SopravVIVA L’ITALIA“
“Non proteggeranno milioni di immunodepressi, anziani, poveri o persone tranquillizzate da voi. Ma proteggeranno chi gli sta di fronte“, chiude così i 140 caratteri Capuozzo, sferrando un attacco al vertice del governo. E sempre sui social, ma questa volta su Facebook, Capuozzo descrive uno stralcio di quotidianità comune a molti in questi momenti, la desertificazione di città prima popolate e ora rase metaforicamente al suolo da un virus che le ha svuotate, silenziate e rese quasi del tutto invisibili ad occhio nudo.
“Ieri anche il giovane che chiede l’elemosina davanti al bar dove bevevo un caffè prima di tornare a casa (servizio ai tavoli all’aperto senza maggiorazione) aveva la mascherina – scrive Capuozzo – Come le cassiere del supermercato, dove hanno messo sul pavimento le strisce per distanziare chi attende alla cassa. Come in farmacia, dove si entra in due alla volta, e adesso c’è una parete divisoria di vetro sul bancone. Forse stamane ha chiuso anche il caffè. Ai giardinetti per il cane siamo già abbastanza abituati a restare distanti, noi amici di cani maschi“.
“La gente aspetta sul marciapiedi che si liberi un posto in farmacia, a chiedere le mascherine che non ci sono – sottolinea ancora, Capuozzo, premendo sull’argomento lanciando però un messaggio di speranza al grido di ‘sopravVIVA L’ITALIA’ – Se siamo così ce la faremo, ogni Caporetto ha il suo Piave. Se siamo come quella ragazza calabrese che vive a Milano, non è tornata da suo padre in Calabria e gli ha scritto: ‘Ti amo così tanto da starti lontana‘”.