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Coronavirus, chiesto l’Esercito per i controlli su chi viola le norme

Pubblicato: 19/03/2020 22:47

L’Esercito italiano sta svolgendo un ruolo di primo piano da quando è scoppiata l’emergenza del coronavirus in Italia, provvedendo ai rimpatri di connazionali dalla Cina e supportando le strutture del Servizio Sanitario Nazionale. Ora i presidenti di Regione e alcuni sindaci chiedono che i militari affianchino le forze dell’ordine nel vigilare l’osservanza delle norme contro la diffusione del COVID-19. Mentre tutto è ancora allo studio, alcuni contingenti sono già arrivati in Campania e al confine con la Slovenia.

Regioni e Comuni chiedono l’Esercito

L’Italia sta fronteggiando un’emergenza senza precedenti, che sta duramente provando il Servizio Sanitario. La corsa ai ripari delle Regioni ha visto particolarmente accesa la lotta contro chi infrange le regole dell’isolamento imposto per evitare il diffondersi dei contagi. La normale azione di vigilanza non sembra bastare, e alcuni governatori e sindaci hanno chiesto l’intervento dell’Esercito.

Attilio Fontana: “È una guerra”

Tra i primi a chiedere i militari per i controlli dei divieti c’è il presidente della Lombardia Attilio Fontana. Nonostante la Regione stia vivendo l’emergenza più grave, i cittadini lombardi non si rendono conto della gravità della situazione, secondo il governatore. “Non è una vacanza per cui si va al parco, è una guerra“, ha dichiarato Fontana, che ha chiesto al premier Conte l’utilizzo “dell’Esercito come presidio, insieme alle Forze dell’Ordine, per garantire il ferreo rispetto delle regole vigenti, partendo dalle ‘corsette’ e dalle passeggiate in libertà“.

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Messaggio a cui fa eco il collega Alberto Cirio, governatore del Piemonte: “Bisogna aumentare i controlli, nelle città ci sono ancora troppe persone in strada. E se necessario mobilitiamo anche l’Esercito. Non si tratta di militarizzare il territorio, ma di fare capire una volta per tutte che con la salute non si scherza“.

Militari in Campania e al confine con la Slovenia

Intanto i primi militari sono arrivati in Campania, come comunicato dal governatore Vincenzo De Luca. Il Comitato interprovinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica congiunto di Napoli, Salerno e Caserta ha previsto l’impiego delle forze armate nell’area, con la proposta di utilizzare i militari già presenti nel capoluogo campano per l’operazione ‘Strade Sicure’.

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha dichiarato le decisioni prese nel Comitato sono di impiegare “60 unità sulla provincia di Salerno e dei 720 militari che già operano nell’area di Napoli, 40 avranno un’ulteriore funzione dedicata al controllo del territorio“.

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Nella provincia di Trieste sono stati schierati i primi 100 militari inviati per controllare anche il confine con la Slovenia, al valico di Fernetti. L’Esercito avrà il compito di controllare le autocertificazioni per attestare che chi si sposta lo fa per motivi di stringente necessità.

Guerini: “Piena disponibilità”

A rispondere alle istanze degli enti locali il ministro della Difesa Lorenzo Guerini che ha assicurato piena disponibilità “all’utilizzo dei militari impegnati in ‘Strade Sicure’ per la gestione dell’emergenza coronavirus. Le Forze Armate sono pronte a fare la loro parte“.

Anche la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha dato l’ok, aggiungendo che saranno i Prefetti a dover valutare l’utilizzo dei militari. Lamorgese intanto ha assicurato che l’Esercito “in servizio in Sicilia sarà da domani impiegata nelle pattuglie di vigilanza urbana e nei punti di arrivo dei passeggeri“, come ha annunciato il governatore della Sicilia Nello Musumeci.

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Ultimo Aggiornamento: 19/03/2020 22:48