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Coronavirus, Fca produrrà mascherine in un suo stabilimento

Pubblicato: 23/03/2020 13:55

L’emergenza Coronavirus non si arresta e anche Fca vuole fare la sua parte. L’amministratore delegato Mike Manley ha annunciato che riconvertirà uno stabilimento per la produzione di mascherine, sempre più decisive nella lotta al Covid: “L’obiettivo è di iniziare la produzione nelle prossime settimane e arrivare a produrre oltre un milione di mascherine al mese, che saranno donate ai primi soccorritori e agli operatori sanitari”.

Coronavirus, Manley: “Orgoglioso di far parte di questa azienda”

Molti potrebbero sostenere che sia facile, per chi ha parecchi soldi, mettersi in campo in prima linea. Invece non è affatto scontato. Berlusconi e Agnelli hanno donato 10 milioni di euro, molte associazioni si sono mosse con raccolte fondi e la Fca non vuole essere da meno.

Tanti di voi sapranno che in Italia i nostri team di engineering e del manufacturing insieme ai colleghi della Ferrari stanno collaborando con Siare Engineering – dice l’ad Manley in una lettera ai dipendenti resa nota da fonti sindacali- una delle poche aziende che producono respiratori, per aiutarli a raddoppiare la loro produttività. Poter reindirizzare le nostre risorse a sostegno di chi ne ha più bisogno mi rende orgoglioso di far parte di questa azienda“, riporta AdnKronos.

Quando la solidarietà diventa globale

Fca non è l’unico soggetto ad aver deciso di sostenere l’Italia in questa emergenza coronavirus. Imprenditori, attori, personaggi dello spettacolo. Sono in tanti ad aver dato il loro contributo. Fedez e la Ferragni hanno lanciato una campagna su Gofundme, Cracco ha messo le sue cucine al servizio delle mense degli ospedali, Unipol ha stanziato 20 milioni, Pirelli ha procurato ventilatori e tute dalla Cina. Generali a creato un fondo da 100 milioni, Unicredit ha ampliato la moratoria sui prestiti Poi ci sono anche le donazioni di Eni, Snam, Benetton, Moncler, Barilla, Ubi, Novartis, Amadori e Lifebrain. Nessuno si è tirato indietro. Con un cuore così, non si può che guardare positivamente al futuro.