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Coronavirus, possibile aumento bonus fino a 800 euro per le partite Iva

Pubblicato: 02/04/2020 17:20

Ad aprile l’indennità per le partite Iva potrebbe passare da 600 ad 800 euro. Lo ha confermato Antonio Misiani, viceministro dell’Economia, che ha parlato della necessità di aumentare questo bonus per contrastare l’emergenza Coronavirus. La misura potrebbe arrivare in un nuovo decreto e prevederebbe una maggiore selettività nei criteri di assegnazione.

Il bonus per i lavoratori autonomi

I 600 euro del decreto di marzo sono helicopter money, soldi dati ad ampio raggio, a chi lavora e chi no – ha spiegato Misiani in un’intervista ad Avvenire Detto questo, stiamo pensando di rafforzare l’entità del bonus per gli autonomi, rendendolo più mirato, commisurato all’effettiva perdita di fatturato”. Il bonus fa parte del decreto “Cura Italia”, entrato in vigore lo scorso 17 marzo, che provvede a iniettare una prima dose di aiuti nell’economia del Paese, resa ancor più fragile dall’epidemia. I 600 euro sono stati concepiti come indennità una tantum a favore di lavoratori autonomi e partite Iva. Si tratta, secondo i dati presenti sul portale del Ministero, di una platea di quasi 5 milioni di persone, tra professionisti non iscritti agli ordini, artigiani, commercianti, coltivatori diretti e lavoratori stagionali del settore del turismo.

Aumento fino a 800 euro

L’idea che sta maturando per aprile, come si apprende dal sito dello stesso viceministro, sarebbe quindi quella di procedere ad un ulteriore aumento della cifra fino a 800 euro, seppur con criteri di fruizione leggermente diversi dagli attuali: “La cifra massima dovrebbe infatti essere assegnata passando per una maggiore selettività – si legge – in modo da garantire che la misura di welfare possa avere la maggiore efficacia possibile”. Per capire la reale natura di questi criteri bisognerà ancora attendere, ma non sarà di certo un dettaglio secondario. Il primo giorno utile per la richiesta dei 600 euro di marzo ha già creato non poche difficoltà all’Inps, l’ente preposto all’erogazione del bonus. Secondo quanto si apprende dall’Ansa, il sito dell’istituto è andato in tilt per le troppe richieste, circa 300 al secondo, ma anche per un probabile attacco da parte di hacker.