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Coronavirus, marcia indietro di Borrelli: “Orizzonte temporale resta al 13 aprile”

Pubblicato: 03/04/2020 14:46

Stamattina, le dichiarazioni sul termine della fase di contenimento da parte di Angelo Borrelli hanno scatenato l’inquietudine: il Capo della Protezione Civile, parlando di possibile data di termine delle restrizioni, aveva parlato di 18 maggio come termine possibile.

Borrelli: “Dipenderà dai dati”

Adesso, da parte di Borrelli, arriva una sorta di smentita riportata con le parole di Ansa: “L’orizzonte temporale resta quello del 13 aprile come annunciato dal presidente del consiglio. Ogni decisione sulle misure restrittive e sull’eventuale “fase 2 spetterà dunque al governo che, come sempre, si avvarrà delle indicazioni del comitato tecnico-scientifico”. Addirittura, dichiara che durante l’intervista di stamattina, avrebbe ribadito di non voler dare date prima di una pronuncia da parte del Comitato Scientifico: “Nell’intervista ho chiaramente detto di non voler dare date e ho ribadito ancora una volta che l’inizio della nuova fase dipenderà dai dati e dall’analisi degli scienziati”.

Cos’è la fase due

Angelo Borrelli ha anche speso qualche parola in più sulla cosiddetta “fase 2” che dovrebbe cominciare a maggio e che porterebbe a una “convivenza” con il virus. Tale fase, che inizierebbe a metà maggio, deve ancora essere definita in tutto e per tutto: ci potrebbero essere tamponi a tappeto e, forse, indagini demoscopiche e sierologiche. Sarà però sempre il comitato tecnico-scientifico a dire l’ultima parola in merito.

Ultimo Aggiornamento: 03/04/2020 15:31