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Ada, la donna che a 104 anni ha sconfitto il Coronavirus

Pubblicato: 06/04/2020 19:22

Ada Zanusso è diventata il simbolo della lotta al Covid-19, della resistenza e la forza di rimettersi in sesto. La sua storia è molto particolare: Ada è riuscita a sconfiggere il Coronavirus all’età di 104 anni.

La guarigione di Ada come simbolo di speranza

Ospite della Residenza Maria Grazia di Lessona in provincia di Biella, Ada ha contratto il virus insieme a molti degli altri ospiti della struttura. Alcuni di loro non ce l’hanno fatta, lei invece sì.

La storia dell’anziana signora è stata raccontata a La Repubblica dalla dottoressa Carla Furno Marchese che l’ha seguita in tutto il suo percorso all’interno della casa di riposo. Condividere storie a lieto fine come questa, in un periodo in cui ad occupare le pagine dei giornali sono spesso notizie di cronaca nera, può donare speranza a tutti.

Chi è Ada Zanusso, l’eroica donna di 104 anni

Ada Zanusso ha origini venete. Nata nel 1916, ha vissuto nelle terre natie fino al matrimonio. Dopo, si è trasferita con la famiglia in Piemonte alla ricerca di miglior vita e migliore stabilità economica. Lei e i suoi 4 figli hanno messo radici a Biella, da dove non sono più andati via.

Una vita piena di affetti, non senza però qualche sacrificio, come quella che l’ha portata a decidere di trasferirsi nella casa di cura, in seguito alla rottura del femore. Una struttura, quella del Maria Grazia di Lessona, che l’ha accolta fin da subito e in cui Ada si è fatta voler bene da tutti. Il suo carattere mite e amichevole le ha permesso di sentirsi a suo agio anche lontana da casa.

La dottoressa di Ada: “Ora vuole solo rivedere i suoi cari

A inizi marzo, però, molti dei suoi compagni hanno iniziato a manifestare i sintomi del Coronavirus. Poi anche lei, dopo di loro, si è ammalata. La dottoressa Carla le è stata vicina per tutto il tempo, soprattutto per sopperire alla mancanza dei figli di Ada, che per motivi di sicurezza non sono potuti andare a trovarla. “Si alza già dal letto e si mette sulla sedia. E non ha perso nulla della sua lucidità e della sua intelligenza”, ribadisce il medico. Ora Ada, come racconta la dottoressa, non aspetta altro che riabbracciare i suoi cari.