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Caso Die Welt: le parole esatte del giornale tedesco

Pubblicato: 09/04/2020 17:49

Si sta parlando e discutendo a lungo in queste ore circa l’editoriale scritto da Christoph B. Schiltz e pubblicato questa mattina sul quotidiano tedesco Die Welt, una delle testate più note in Germania di stampo conservatore. Una riflessione sugli aiuti economici che l’Europa è pronta a stanziare all’Italia, come ad altri Paesi dell’UE, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus che ha però fatto indignare la politica italiana.

Che cosa ha scritto il Die Welt

Un monito, un “ragguaglio” alla Merkel e anche più in generale all’Europa chiedendo maggiori controlli sull’imponente cifra che è pronta a stanziare. “Una delle domande più importanti di fronte alla pandemia del Coronavirus è: fino a che punto deve arrivare la solidarietà finanziaria tra i 27 Stati membri? Dovrebbe essere generosa. Ma senza alcun controllo? E senza limite? La solidarietà è un’importante fondamento dell’Unione Europea ma anche la sovranità nazionale e la responsabilità dei politici nazionali nei confronti degli elettori del loro paese sono basilari“, così scrive al principio l’editorialista del Die Welt ponendo quesiti ai lettori.

In questo contesto, il dibattito sulle sovvenzioni in Europa si apre durante e dopo la pandemia. Roma e Parigi stanno spingendo con tutta la forza per le obbligazioni in euro e coronabond, ovvero per la responsabilità del debito congiunto. Tali obbligazioni sarebbero una gigantesca perdita di miliardi per i contribuenti tedeschi” – si legge sul Die WeltIl dibattito è tutt’altro che terminato e si può solo gridare a Merkel & Co: Restate fermi!“.

Il dubbio di dubbio gusto?

Velate ipotesi ma soprattutto dubbi e quesiti posti ai lettori tedeschi con frasi che appaiono auto conclusive: “Soprattutto dal momento che ora l’UE vuole mettere sul tavolo aiuti economici per 500 miliardi di euro per paesi come l’Italia e la Spagna. Questa è una quantità incredibile. Inoltre, le norme sugli aiuti vengono allentate e il tetto del debito viene superato“. Ma quanto più punge l’Italia è la chiosa finale del Die Welt: “Va da sé che le sovvenzioni in Italia – dove la mafia è un appuntamento fisso a livello nazionale e sta solo aspettando una nuova pioggia di soldi da Bruxelles – sono spese solo per la salute e non per i sistemi sociali e fiscali italiani. E, naturalmente, anche gli italiani devono essere controllati da Bruxelles e dimostrare che stanno usando i soldi correttamente. I principi essenziali dell’UE devono continuare ad applicarsi anche nella crisi di Corona“.