Il premier britannico Boris Johnson è stato dimesso dal St. Thomas Hospital di Londra, ospedale dove era ricoverato da giorni dopo essere risultato positivo al Covid-19. Le sue condizioni avevano destato preoccupazioni soprattutto dopo il ricovero in terapia intensiva.
Le parole di Boris Johnson
Questa mattina il premier aveva dedicato qualche parola ai medici che si sono occupati di lui in questi giorni: “Non posso ringraziarli abbastanza, gli devo la vita“, ha detto. Questa mattina si parlava di un netto miglioramento delle sue condizioni di salute tanto che Johnson aveva anche ripreso a camminare.
Le sue dimissioni sono state rese note da un portavoce di Downing Street che ha detto che “Su consiglio del suo team medico, il primo ministro non tornerà immediatamente al lavoro” ma “continuerà la sua convalescenza a Chequers“, la residenza di campagna riservata ai capi di governo britannici. Johnson “desidera ringraziare tutti a Saint Thomas per le eccellenti cure che ha ricevuto“.
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Boris Johnson positivo al Covid-19
Johnson era risultato positivo al Covid-19 lo scorso 27 marzo. In un primo momento si era isolato a Downing Street, continuando a lavorare. Poco tempo dopo però, col persistere dei sintomi si era deciso il ricovero all’ospedale St. Thomas. A destare maggiore preoccupazione era stato il trasferimento in terapia intensiva, a causa del peggioramento dei sintomi, da cui però era già uscito giovedì scorso.
Un medico italiano per Boris Johnson
Nell’equipe medica che ha seguito il caso di Johnson c’era anche un medico italiano. Da anni nel Regno Unito, il dottore che cura il primo ministro si chiama Luigi Camporota, di origini calabresi. Ad Adnkronos non aveva potuto dare anticipazioni sulle condizioni di salute del primo ministro britannico ma aveva detto: “Il lavoro di équipe incredibile che si sta facendo qui. Si lavora al massimo, e bene. Si lavora insieme in maniera eccezionale e va dato credito al sistema sanitario per questo“.