Vai al contenuto

Obama: la “profezia” del 2014 su una nuova epidemia getta ombre su Trump

Pubblicato: 15/04/2020 10:40

Nelle stesse ore in cui Donald Trump taglia i fondi all’Organizzazione Mondiale della Sanità per una presunta cattiva gestione dell’emergenza Coronavirus, torna in testa alle cronache un discorso del 2014 dell’allora Presidente Usa Barack Obama. Si tratta di un intervento sull’emergenza Ebola e sulla necessità di un piano internazionale per affrontare una “probabile” nuova epidemia in grado di sottoporre a uno stress critico i sistemi sanitari di tutto il mondo. Parole che, secondo alcuni, oggi penderebbero come una “profezia” inascoltata sulla testa del tycoon.

Barack Obama: il discorso del 2014 su una nuova epidemia

Era il 2 dicembre 2014 e l’allora Presidente Usa Barack Obama imponeva la sua firma su un discorso riguardante i progressi nella lotta contro l’epidemia di Ebola e le strategie di contenimento da mettere in campo per impedire nuove stragi.

Un intervento, avvenuto al National Institutes of Health (NIH), in cui non mancavano richiami alla massima attenzione sulle prospettive future di un nuovo approccio globale alle emergenze sanitarie che minacciavano salute e sicurezza di tutti.

All’epoca, Obama parlava della necessità di una “infrastruttura” di gestione che non fosse semplicemente interna ma che godesse di un respiro internazionale tale da generare un piano di azioni su scala mondiale, interventi mirati a consentire individuazione, isolamento e reazione rapidi di fronte a una “malattia trasmissibile per via aerea” potenzialmente letale, che verosimilmente avrebbe aggredito l’umanità negli anni a venire.

Quelle parole sono cristallizzate in un video che oggi, a distanza di 6 anni e davanti alla grande sfida contro il Covid-19, per alcuni suona come “profetico” (al pari di quello di Bill Gates, datato 2015) e, per altri, è semplicemente un sano realismo che affonda nel ventre dell’amministrazione Trump come un pugno impossibile da incassare senza ferite.

Il tempismo, d’altronde, non sembra essergli particolarmente favorevole perché il discorso di Obama viene “rispolverato” proprio a ridosso dell’annuncio del tycoon sul taglio dei fondi all’Oms.

Il filmato è diventato virale e il paragone con l’attuale situazione americana corre veloce. All’alba della crisi Coronavirus, secondo alcuni, la presidenza si sarebbe macchiata di una pericolosissima sottovalutazione dell’entità del problema innescando una risposta tardiva e un’inefficace corsa ai ripari in piena crisi sanitaria.

Obama aveva parlato dell‘emergenza Ebola in Africa occidentale e dei sinistri riflessi sull’intero tessuto mondiale, lanciando un appello per lo stanziamento di nuove risorse da destinare alla gestione di futuri scenari critici legati a una nuova epidemia.

Il finanziamento è necessario per continuare a rafforzare la nostra capacità di risposta ad eventuali futuri casi di Ebola. È necessario per aiutarci a collaborare con altri Paesi per prevenire e affrontare i futuri focolai e minacce prima che diventino epidemie. Siamo stati fortunati con H1N1, che non si è rivelato più mortale di quanto poteva essere. Non possiamo dire di essere fortunati con l’Ebola, perché ovviamente sta avendo un effetto devastante in Africa occidentale, ma non si trasmette per via aerea. Potrebbe arrivare e probabilmente arriverà un momento in cui si diffonderà una malattia che si trasmetterà per via aerea e che sia mortale. Per consentirci di affrontarla in modo efficace, dobbiamo creare un’infrastruttura, non solo qui negli Usa, ma a livello globale, che ci consenta di individuarla velocemente, isolarla velocemente e reagire velocemente. In modo che se e quando un nuovo ceppo di influenza, come la Spagnola, arriverà tra cinque anni o tra un decennio, avremo già fatto l’investimento necessario e saremo sulla buona strada“.

Guarda il video

Il video del 2014 in cui Obama parlò della probabile minaccia di una nuova malattia a trasmissione aerea (dal minuto 15.27):

L’endorsement a Joe Biden

Il video dell’ex Presidente Usa fa il giro del web ma non è la sola nota a portare il nome di Barack Obama in testa all’attuale narrazione politica statunitense. Poche ore fa, infatti, è arrivato il suo endorsement al candidato dem Joe Biden che, dopo il ritiro di Bernie Sanders, corre in solitaria nella sfida per la Casa Bianca contro Donald Trump.

L’annuncio è arrivato poche ore fa dallo stesso Obama, attraverso un tweet in cui si è detto “orgoglioso” di sostenere il collega e amico nel suo sogno verso la “White House”. Biden è da sempre uomo di fiducia di Obama, vicepresidente degli Stati Uniti sotto la sua amministrazione (dal 2009 al 2017) e attualmente candidato alle presidenziali Usa 2020.

Ha esperienza per guidarci in uno dei momenti più bui – ha dichiarato Obama durante il suo intervento a favore di Biden –. Scegliere Joe come mio vice è stata una delle migliori scelte che abbia mai fatto“.

Ultimo Aggiornamento: 15/04/2020 10:52