Da mesi siamo abituati quotidianamente ad essere informati sui numeri del contagio che da oggi in avanti sarà sempre più importante osservare e monitorare. Lo ha spiegato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, hanno chiosato a riguardo i medici, i virologi: la fase 2 della gestione dell’emergenza Coronavirus non si traduce in un più generale “liberi tutti”. L’emergenza permane tale e è fugata l’ipotesi che il numero dei contagi possa lentamente ben presto risalire con la riapertura di numerose attività sul territorio.
L’ultimo bollettino della Protezione Civile sull’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia.
Coronavirus Italia, il bollettino del 4 maggio
Non un “liberi tutti” ma un “responsabili tutti”. L’Italia riapre lentamente e step by step le proprie serrande ricominciando dalle aziende che hanno dimostrato di essere attrezzare per una ripartenza nel più ligio rispetto delle misure di sicurezza. Le vie delle città ritornano ad essere lontanamente vissute da coloro che con oggi, 4 maggio, ritornano sul luogo di lavoro con l’obbligo di rispettare tutte le misure di sicurezza vigenti.
Numero dei contagi
I numeri permangono ora più che mai di fatto, sotto l’occhio vigile degli esperti che dovranno monitorare ora l’andamento e l’evoluzione dell’emergenza alla luce di una ripartenza e di una fase che ammette la convivenza con il virus che continua ad esserci. Ad oggi si contano in Italia, a quasi 2 mesi dal lockdown, 99.980 casi di persone attualmente positive al Covid-19, con la registrazione di -199 casi rispetto alla giornata di ieri. 1.225 il numero dei guariti di oggi per un totale di 82.879 sul territorio. Nuovi aggiornamenti anche per quanto riguarda i decessi: 195 i casi registrati oggi per un totale che sale a quota 29.079.
Dall’inizio dell’epidemia, in Italia, sono stati 211.938 i casi di contagio da Coronavirus.