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Luca Sacchi, arriva la prima sentenza: condannato Giovanni Princi

Pubblicato: 22/06/2020 12:09

È arrivata oggi la prima condanna inerente al caso Luca Sacchi. Non è stata emanata sentenza per l’omicidio del ragazzo bensì per il commercio di droga che, di fatto, stava dietro all’incontro tra Sacchi, la fidanzata Anastasiya, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino.

È stato condannato a 4 anni di carcere Giovanni Princi, per aver tentato di comprare 15 chili di marijuana.

La procura aveva chiesto 6 anni e 4 mesi

Si tratta di una pena minore di quella che per lui aveva chiesto la Procura, che aveva puntato a 6 anni e 4 mesi, nonché a una multa per 30mila euro. La sentenza è stata emanata in un processo per rito abbreviato, quindi prevede la riduzione di un terzo della pena.

Il ruolo di Giovanni Princi: l’intermediario

Giovanni Princi era un ex compagno di scuola ed amico di lunga data di Luca Sacchi. Era lui ad aver fatto da intermediario tra Del Grosso e Pirino, da una parte, e Anastasiya e Luca Sacchi, dall’altra, per lo scambio di droga che, secondo le indagini, sarebbe dovuto avvenire la sera dell’omicidio. Erano stati i due accusati per omicidio ad elaborare un piano diverso, ovvero quello di rubare i soldi che i due fidanzati avevano con sé (contenuti nello zaino di Anastasiya) e non cedere la droga, tenendosi dunque sia la merce che il denaro.

Kylemnyk: parte lesa e contemporaneamente imputata

Ad essere imputata per un reato di droga, in un processo parallelo, è Anastasiya Kylemnik. La ragazza dovrà rispondere dell’accusa di violanzione della legge sugli stupefacenti ma al contempo sarà parte lesa nel processo per omicidio di Luca Sacchi.

Ad essere accusati dell’omicidio sono proprio Del Grosso e Pirino, che saranno giudicati in corte d’assise.

Il processo per omicidio

Il processo per il reato di omicidio era cominciato con alcuni colpi di scena: sembrava infatti essere stata smentita la versione dei fatti proposta dall’accusa che vedeva Sacchi ignaro di ciò che stava succedendo e inconsapevole di chi fossero i suoi assassini. Sono infatti emersi alcuni messaggi scambiati tra Anastasiya ed il fidanzato in cui questa versione dei fatti sembrava smentita.

I messaggi tra i fidanzati

“Attieniti ai piani”, diceva infatti il ragazzo alla fidanzata, e continuava: “Spero tu faccia come mi hai detto se no ti meno, se scopro che hai fatto le cose a ca**o senza di me…”. Inoltre, era emerso che il cellulare di Sacchi si era agganciato alle celle del quartiere in cui vivevano i suoi assassini nei giorni precedenti all’omicidio, fatto che la difesa aveva interpretato come un chiaro segno di contatti avvenuti tra i ragazzi. I legali della famiglia avevano negato questa tesi, dichiarando che Sacchi aveva altri motivi per essere in quel quartiere, ovvero la presenza di una palestra che frequentava.

Ultimo Aggiornamento: 22/06/2020 12:52