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Omicidio Luca Sacchi, lunedì 18 maggio inizia il processo per 5 imputati

Pubblicato: 16/05/2020 15:57

Inizia fra pochi giorni, lunedì 18 maggio, il processo per l’omicidio di Luca Sacchi. Il 24enne romano è stato freddato da un colpo di pistola alla testa la notte tra il 23 e il 24 ottobre scorso, nel quartiere Appio Latino. Il caso ha occupato le pagine dei giornali per settimane, e il mistero si è infittito. La prima udienza era prevista per marzo, ma a causa del Coronavirus è stata rimandata. Gli imputati sono 5, compresa la fidanzata di Sacchi, Anastasiya Kylemnyk.

Rito abbreviato negato agli imputati

Il processo che prenderà avvio lunedì 18 maggio alla prima corte d’Assise di Roma vedrà fra gli imputati Valerio Del Grosso, Paolo Pirino e Marcello De Propris per le accuse di rapina e di omicidio in concorso. I tre avevano richiesto il rito abbreviato per ottenere lo sconto di un terzo della pena, ma i giudici hanno rifiutato la richiesta. Secondo quanto emerso da mesi di indagini, Del Grosso sarebbe l’esecutore materiale dell’omicidio. Ma anche Pirino aveva incontrato Sacchi quella tragica notte. Il ruolo di De Propris invece riguarda l’arma: sarebbe stato lui a darla a Pirino e Del Grosso. Il quarto imputato è il padre di De Propris, Armando, proprietario della pistola e della droga trovata nella sua abitazione.

Il ruolo ambigua di Anastasiya

Infine, l’ultima imputata è Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata di Sacchi dalla posizione ambigua in merito al delitto del giovane personal trainer. Processo a parte invece per Giovanni Princi, accusato come la ragazza della compravendita di droga alla base del delitto. Princi ha ottenuto il rito abbreviato. Gli avvocati della famiglia Sacchi, Armida Decina e Paolo Salice, hanno dichiarato all’Adnkronos: “Se Anastasiya dice di essere vittima che racconti tutto e dica la verità perché non si è mai visto che una vittima si avvalga della facoltà di non rispondere o faccia un racconto inverosimile come ha fatto in sede di interrogatorio quando aveva detto di non sapere di avere 70mila euro nello zaino”.

La morte di Luca Sacchi: una rapina finita male

Quella tragica sera, Del Grosso e Pirino incontrarono Princi e Anastasiya per scambiare 15 chili di marijuana con 70mila euro. Le intenzioni dei due pusher di San Basilio tuttavia sarebbero state, secondo quanto emerso finora dalle indagini, diverse. Volevano rapinare i due ragazzi del denaro, senza consegnare la sostanza stupefacente. Il coinvolgimento dei De Propris è saltato fuori dalle intercettazioni telefoniche. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, Sacchi è probabilmente morto nel tentativo di proteggere la fidanzata dallo scippo dello zaino contenente il denaro. La situazione è presto degenerata. Del Grosso avrebbe premuto il grilletto, prima di darsi alla fuga. Trasportato d’urgenza all’ospedale San Giovanni di Roma, Luca Sacchi è morto poco dopo per la ferita fatale alla testa.