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Caso Luca Sacchi, il dolore di una madre: “Non avrò più niente”

Pubblicato: 23/06/2020 18:18

Otto mesi dopo l’omicidio di Luca Sacchi, il processo alla Corte d’Assise di Roma entra finalmente nel vivo. Ieri Giovanni Princi, intermediario dello scambio droga-soldi in cui Luca rimase coinvolto, è stato condannato a 4 anni di carcere. Oggi la Corte ha rigettato la richiesta di rito abbreviato per i ragazzi accusati di aver ucciso il giovane personal trainer, Valerio Del Grosso, Paolo Pirino e Marcello De Propris. La mamma di Luca, Tina Sacchi, chiede verità per suo figlio a La Vita in Diretta.

La mamma di Luca Sacchi: “Un passo avanti”

“Sono contentissima che abbiano rigettato il rito abbreviato, finalmente si inizierà il processo perché voglio sapere perché mio figlio non c’è più, dichiara Tina Sacchi con voce rotta dalla commozione. Definisce questa decisione della Corte “un passo avanti che inizia un percorso brutto”, un percorso che nelle speranze della donna porterà a far chiarezza sugli eventi di quella drammatica notte tra il 23 e il 24 ottobre, che le portò via il figlio 24enne.

Giustizia per la memoria di Luca Sacchi

Tina Sacchi non riesce ad accettare che l’immagine di suo figlio, un giovane da lei descritto come “sportivo, educato e buono”, sia accostata al mondo della droga. “Voglio che si faccia luce su mio figlio – esige la madre di Luca Sacchi – perché voglio venga allontanato da queste persone che non conosceva”. Secondo Tina Sacchi, a introdurre Luca nel torbido mondo dello spaccio è stato Giovanni Princi. “Ha conosciuto Princi, e questa è stata la fine della sua vita, afferma la signora Sacchi. “Tanti giornali dicono che mio figlio con questo essere qui è amico di infanzia”, continua, senza nemmeno citare il nome del ragazzo. “Lo ha conosciuto all’ultimo anno di liceo, lo voglio ribadire perché amici così Luca non li aveva.

Il dolore di una madre

Il dolore di Tina Sacchi traspare da ogni parola, da ogni gesto, dagli occhi lucidi con cui parla delle dichiarazioni rilasciate dalla madre di Del Grosso. La donna ha pubblicamente espresso il suo dispiacere e la sua vicinanza alla famiglia Sacchi, ma non ha mai fatto loro una telefonata privata. “Lei sa cosa significa essere mamma – si commuove Tina Sacchi – io non avrò più una festa, non avrò più una vacanza, un piatto da mangiare con mio figlio, un film, non avrò più niente”.

I dubbi sulla figura di Anastasija

La mamma di Luca Sacchi è anche profondamente ferita dal comportamento di Anastasija, la fidanzata del figlio che la notte dell’omicidio aveva 70mila euro nello zainetto per acquistare 15 kg di marijuana. “Non ci ha mai guardati, è sparita. Se tu sei stata 4 anni con un ragazzo e non c’entri niente, perché non vieni da noi genitori a parlarci?”, si chiede Tina Sacchi. “Sinceramente penso che di Luca non le importava così tanto – continua la donna – Adesso deve pensare solo a lei e a difendersi”. Anastasija oggi era in aula, costituitasi come parte civile per l’aggressione subita lo scorso ottobre.

Quell’ultima vacanza con Luca

Il ricordo di Tina Sacchi vola all’ultima vacanza in compagnia del figlio, lo scorso agosto. Una vacanza non solo in famiglia: al gruppo si erano uniti anche Anastasija e Giovanni Princi. “Luca si vergognava di dire a Princi che veniva in vacanza con noi”, racconta Tina Sacchi. “Princi non mi è mai piaciuto come persona”, racconta la donna. “Quella vacanza me la ricorderò per sempre perché c’è stata una discussione con Luca, stava sempre con loro ma io volevo che stessimo insieme”, ricorda. “Da quella vacanza ho iniziato a capire che c’era qualcosa che non andava, ho visto uno sguardo strano tra Anastasija e Princi. L’intuito materno. Tina Sacchi allora aveva immaginato che i due avessero una relazione alle spalle di Luca. Le indagini hanno svelato una diversa verità.